Campagna shock contro la violenza sulle donne. "E' solo un'esca", si difende il presidente di Pubblicità Progresso
pubblicato il 19 dicembre 2013 alle ore 12:58
Alberto Contri, responsabile della campagna Punto su di te, spiega le motivazioni dietro i manifesti che hanno fatto scandalo per la volgarità di alcune frasi: “Quando cammino per la strada mi piacerebbe essere… trombata”, “Al lavoro vorrei… stare sotto la scrivania”, “Quello che chiedo alle istituzioni… un ferro da stiro". "È solo un'esca per portare l'attenzione su Puntosudite.it, il portale dal quale sarà possibile segnalare i contenuti lesivi dell’immagine della donna presenti sul web e dove sono disponibili alcuni materiali informativi riguardo al problema, e collegamenti con tutte le associazioni del settore" - ha ribattutto Contri a chi aveva criticato le modalità di questa campagna.
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