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Come si spiega il marciapiede che ondeggia dopo il terremoto in Giappone

Il fenomeno è stato mostrato in un video pubblicato su X da una donna che ha catturato il momento in cui i blocchi di un marciapiede hanno cominciato a ondeggiare, mentre l’asfalto si spaccava davanti ai suoi occhi.
A cura di Valeria Aiello
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Sta facendo discutere un video pubblicato su X di uno dei momenti del terremoto di magnitudo 7,6 che ha colpito la costa centro-occidentale del Giappone nel giorno di Capodanno 2024. Il filmato, girato da una donna a bordo della sua auto, mostra gli effetti del sisma lungo la strada che stava percorrendo per raggiungere il suo posto di lavoro.

Mentre la donna era ferma al semaforo, i blocchi del marciapiede alla sua destra hanno cominciato a ondeggiare, per poi tornare al loro posto. Nel frattempo, sulla strada si è formata una grande crepa. “Mentre andavo in ospedale per il turno di notte, il terreno ha cominciato a tremare violentemente, spaccandosi proprio davanti a me – ha scritto la donna (@mmmin726) – . Ero terrorizzata”.

Il marciapiede che ondeggia dopo il terremoto in Giappone

Quanto mostrato nel video è collegato all’energia dissipata dal terremoto, che in parte si libera in calore e in parte sotto forma di onde elastiche, chiamate onde sismiche. Il modo in cui queste onde si propagano nel terreno e, in particolare, i loro effetti in superficie dipendono in gran parte dalle caratteristiche dei mezzi attraversati. Le strutture elastiche oscillano mentre i mezzi più rigidi si spaccano, creando – come nel caso del video pubblicato su X – delle vere e proprie rotture nell’asfalto.

Al contrario, lì dove la superficie è meno rigida, come nel caso dei blocchi del marciapiede che, dalle immagini, sembrano essere direttamente poggiati sul terreno, l’energia delle onde sismiche si manifesta direttamente come oscillazioni al suolo, risultando visibile come un movimento ondeggiante. Oltre a ciò, il fatto che il marciapiede sia già diviso in blocchi diminuisce la rigidità dello stesso, permettendogli di oscillare in maniera solidale rispetto al terreno sottostante.

In altre parole, la differenza di rigidità del mezzo, come quella che intercorre tra l’asfalto (più rigido) e il terreno (più elastico) al di sotto dei blocchi del marciapiede, influenza i diversi effetti che le onde sismiche possono mostrare ai nostri occhi.

Fenomeni analoghi e la formazione di crepe nell’asfalto sono stati segnalati lungo diverse strade del Paese, soprattutto nella prefettura di Ishikawa, una delle aree più colpite dal sisma. Importanti rotture sono state riscontrate anche su diverse piste di atterraggio aereo e molti collegamenti stradali sono attualmente impraticabili. Nel frattempo, si è aggravato anche il bilancio delle vittime che, secondo l’ultimo comunicato ufficiale delle autorità è di almeno 48 persone. Preoccupa inoltre lo sciame sismico che, come reso noto dall’Agenzia meteorologica del Paese, potrebbe protrarsi anche per mesi.

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