episodio 21

Perché le mante “volano”?

Le mante non nuotano con le pinne, hanno vere e proprie ali con le quali possono addirittura saltare fuori dall'acqua. Ma perché sono fatte così?

29 Agosto 2023
20:00
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Le mante sono dei pesci dall'aspetto particolare: hanno una bocca enorme, non nuotano con le pinne ma grazie a vere e proprie ali e possono addirittura saltare fuori dall'acqua. Ma perché sono fatte così?

Le mante furono scoperte dai navigatori spagnoli durante i grandi viaggi di esplorazione del sedicesimo secolo e chiamate così per via della loro forma. Infatti, in castigliano, “manta” significa proprio “coperta”. Sono pesci di grandi dimensioni e la specie più grande, la Manta birostris, ha un'apertura alare che può superare i nove metri. Vengono anche chiamati diavoli di mare per via delle lunghe appendici carnose ai lati della testa che sembrano due corna (i lobi cefalici).

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Manta o razza?

Proprio questi lobi sono un indizio fondamentale per distinguere le mante dalle razze: sono infatti due animali diversi, le mante hanno appunto questi lobi cefalici, sono più grandi e hanno una normale coda, mentre le razze sono più piccole e la coda può fungere anche da pungiglione. A differenza dei pesci ossei, le mante fanno parte dei Condritti o pesci cartilaginei e il loro scheletro è, infatti, quasi interamente fatto di cartilagine. Al posto delle pinne, le mante hanno le ali. Queste sono espansioni del corpo che si estendono lungo i lati dell'animale e che gli consentono di volare nell'acqua. Infatti, possiamo dire che queste strutture consentono alle mante di planare nell’acqua in modo simile agli uccelli nell'aria, riducendo la resistenza e consentendo loro di spostarsi con grazia.

Anche uno squalo preistorico aveva le ali simili alle loro: Aquilolamna, che probabilmente sbatteva le ali come una manta. Circa 93 milioni di anni fa, quando c’erano ancora i dinosauri, questo squalo si trovava nei mari che bagnavano il nord-est del Messico. Oltre alle ali, anche la bocca di questo squalo è un altro punto di somiglianza con la manta.

Molti pensano che quando la manta spalanca la bocca, si possano intravedere le coste dell'animale. In realtà, si tratta delle piastre branchiali, che servono per estrarre il cibo dall'acqua, principalmente plancton e larve di pesce, filtrando appunto il liquido. E per spingere l'acqua nella loro bocca usano proprio i lobi cefalici di cui parlavamo prima. Il fatto che la manta riesca ad espandere la sua bocca in modo considerevole è dovuto alle sue estensioni laterali. La loro struttura elastica e flessibile consente loro di espandersi quando la manta apre la bocca. Inoltre sono collegate alle mascelle e ad altre parti della testa tramite articolazioni mobili. Queste articolazioni consentono alle ali di piegarsi e allungarsi mentre la manta apre la bocca per catturare il cibo. Tra l'altro, si muovono in continuazione perché solo stando in movimento riescono a filtrare l'acqua e quindi ricavare il loro nutrimento.

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Perché le mante saltano fuori dall'acqua?

Le mante non nuotano molto velocemente, raggiungono più o meno i 10 km/h, ma riescono a compiere dei balzi a grande velocità per uscire dall'acqua. Sono stati registrati tre tipi di salti: caduta libera in avanti, caduta con la coda in avanti o il salto mortale. In realtà, però, non è chiaro il perché lo facciano: non si tratta infatti di un comportamento tipico.

Gli scienziati e gli esperti di mante di tutto il mondo concordano che la motivazione non è chiara, anche se ci sono varie teorie al riguardo. Potrebbe essere un modo per curare l'igiene personale, rimuovendo detriti, piccoli parassiti o organismi fastidiosi presenti sulla loro pelle. Oppure un meccanismo legato alla termoregolazione: l'aria sopra la superficie dell'acqua può essere più calda rispetto all'acqua stessa, e alcune mante potrebbero utilizzare questa differenza di temperatura per regolarsi termicamente. Oppure potrebbe essere legato alla comunicazione, potrebbero essere segnali legati al corteggiamento, all’interazione sociale o ad altre forme di comunicazione intraspecifica. Ancora potrebbero così fuggire per evitare un pericolo o potrebbe essere un comportamento giocoso, rituale o di caccia. Le ipotesi sono tante e nessuna esclude l'altra, ma non ci sono certezze al riguardo.

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