episodio 19

Perché il pesce palla si gonfia e quanto è velenoso?

Anche se può sembrare, i pesci palla non sono come palloncini: non sono pieni di aria, ma di acqua, che pompano nello stomaco con grandi boccate. Questa è solo una delle strategie di difesa di questi pesci, che sono anche dotati di un potente veleno: la tetrodotossina.

17 Agosto 2023
13:31
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Il termine "pesce palla" evoca spesso immagini di creature marine dalle forme sferiche e dal comportamento unico di gonfiarsi per difendersi dai predatori. Tuttavia pochi sanno che il termine si riferisce a una vasta famiglia di pesci noti come Tetraodontidae che comprende numerose specie con una gamma sorprendente di caratteristiche e adattamenti. Mentre alcune specie presentano una forma tradizionale di palla quando si gonfiano, altre hanno adattato diverse strategie di difesa. Alcuni possono espandere solo parti specifiche del corpo, come le pinne o la testa, per apparire più grandi e minacciosi.

Sebbene il gonfiamento rimanga una caratteristica distintiva di molte specie, è importante notare che non tutte le specie si gonfiano in modo prominente. Inoltre, alcune specie all'interno della famiglia possono utilizzare ulteriori meccanismi di difesa, come il mimetismo, il camuffamento e le spine velenose, per scoraggiare i predatori. Una strategia insolita adottata da alcune specie di pesce palla è quella di nuotare a testa in giù. Questo comportamento inusuale è pensato per confondere i predatori, in quanto il pesce palla sembra essere un pesce diverso quando nuota in questa posizione. La combinazione di camuffamento e nuoto a testa in giù offre un ulteriore strato di protezione contro gli occhi affamati dei predatori.

Come fa il pesce palla a gonfiarsi?

Anche se può sembrare, i pesci palla non sono come palloncini. Quello che c’è dentro non è aria, ma è acqua. Per gonfiarsi i pesci palla prendono grandi boccate d’acqua che pompano nello stomaco. Lo fanno 10-15 volte finché non riescono a diventare a raggiungere la massima espansione.

Questo richiede una biologia piuttosto sofisticata a cominciare dallo stomaco che è composto da miliardi di minuscole pieghe, un po’ come una fisarmonica. Queste pieghe sono importanti perché quando lo stomaco si riempie d’acqua, può espandersi senza rompersi. Lo stomaco può diventare tre volte la sua dimensione a riposo, in condizioni di pericolo. È come se noi, spaventandoci, riuscissimo a gonfiare il nostro giro vita fino a raggiungere una circonferenza di tre metri. Questi pesci però, non possono gonfiarsi ogni cinque minuti. Il “diventare una palla” è molto stressante per l'animale e richiede un enorme sforzo energetico.

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Il processo attraverso cui un pesce palla si gonfia è un meccanismo unico e complesso che coinvolge una serie di adattamenti fisiologici. Il suo scheletro esterno è costituito da placche ossee interconnesse. Queste placche ossee possono essere mosse grazie a muscoli specializzati situati tra di esse.

Quando il pesce palla si sente minacciato, rileva il pericolo attraverso segnali sensoriali come il movimento dei predatori o cambiamenti nell'ambiente circostante. In risposta a questi segnali di pericolo, il pesce palla inizia una serie di rapidi movimenti muscolari. Questi movimenti comprimono le sacche di acqua all'interno del corpo del pesce. A mano a mano che le sacche si riempiono, il corpo del pesce palla si espande. Questo aumento di volume provoca un rapido allungamento delle placche ossee interconnesse, facendo sì che il pesce palla assuma una forma sferica o gonfia.

Inoltre, per riuscire a diventare delle palle, questi pesci non hanno niente che vincoli la loro dimensione. Non hanno le coste e nemmeno il bacino. Se non fosse stato per la mancanza di queste ossa, il pesce palla probabilmente non avrebbe potuto avere questo meccanismo di difesa. Sarebbe stato un peccato anche perché diventare una palla sembra sia davvero un’ottima strategia: la forma gonfia del pesce palla è un deterrente naturale per molti predatori, poiché diventa più difficile da inghiottire o afferrare. Questa tattica può scoraggiare i predatori e permettere al pesce palla di sfuggire o di trovare un luogo sicuro.

È importante notare che non tutte le specie di pesce palla si gonfiano in modo prominente come immaginato comunemente.

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Quanto è velenoso il pesce palla?

Oltre che nelle spine, il pesce palla potrebbe avere un veleno ancor più forte sparso per ogni centimetro del suo corpo. Una neurotossina chiamata tetrodotossina. Questa si trova in alcune specie di pesce palla e può essere incredibilmente letale, un solo pesce potrebbe uccidere all'incirca 30 persone. La tetrodotossina agisce bloccando i canali ionici del sodio nelle cellule nervose, impedendo la conduzione degli impulsi elettrici e causando paralisi muscolare e insufficienza respiratoria. Il motivo per cui questo pesce immagazzina questa sostanza è la loro dieta. Questi pesci mangiano molluschi e crostacei che contengono tetrodotossina. Così facendo la accumulano mangiando e la immagazzinano nei loro tessuti. Quindi se gonfiarsi non basta, il pesce palla sembrerebbe avere altre mille risorse.

Le intelligenze dei pesci palla vanno però oltre le straordinarie capacità fisiche. Questi pesci sono in grado di valutare il livello di minaccia e di adottare la strategia di difesa più adeguata. Questa abilità di valutazione situazionale dimostra che il pesce palla non si affida solo al suo gonfiamento istintivo, ma ha sviluppato un'intelligenza comportamentale per affrontare le sfide.

La tetrodotossina del pesce palla è un antistress (per lui)

È corretto affermare, in alcune circostanze, che il pesce palla sembra utilizzare la tetrodotossina a suo vantaggio. È possibile che la tetrodotossina agisca come un tipo di antistress naturale: potrebbe infatti agire come sedativo o ansiolitico per il pesce, contribuendo a ridurre i livelli di stress e aumentando la sua capacità di affrontare situazioni minacciose. Più ricerche, come quella pubblicata in questo studio, hanno dimostrato che gli individui con maggiori quantità di neurotossina dimostravano anche una percentuale minore di aggressività a livello comportamentale.

Inoltre la produzione di tetradotossina potrebbe avere in realtà un altro sorprendente scopo, scoperto da Masafumi Amano, biologo marino della Kitasato University di Tokyo. L'esperto ha nutrito un gruppo di pesci palla fugu con microdosi sempre crescenti di tetradotossina e ne ha studiato l'influenza sullo sviluppo degli animali. Il risultato è stato che i pesci cresciuti con una dieta tossica erano del 6% più lunghi e del 24% più pesanti di quelli "puliti" ed erano anche meno aggressivi. Entrambi i fattori sono stati influenzati dai livelli di stress dell'animale e, infatti, quelli con più alta concentrazione di tossina avevano nel sangue concentrazioni più elevate di due ormoni legati proprio alla riduzione dello stress (il cortisolo e l'ormone di rilascio della corticotropina).

Considerando che un'altra ricerca ha dimostrato che gli individui privi di tetradotossina compiono scelte più avventate e pericolose, è dunque evidente che quello che per noi umani è un veleno letale per i pesci palla è un ingrediente necessario per sopravvivere. Questo adattamento può essere particolarmente utile in ambienti marini, dove i predatori possono essere numerosi e le situazioni di stress possono essere frequenti.

Il pesce palla si può toccare?

I pesci palla possono sembrarci buffi ma sono, potenzialmente, letali. Inoltre rimangono sempre vigili e consapevoli dell’ambiente circostante perché non dormono mai. Entrano in uno stato di “riposo”, si nascondono tra le rocce e cambiano colore per non farsi vedere. Insomma evitano in tutti i modi di doversi trasformare in palle o di usare il veleno. Motivo in più per rispettare la loro decisione e non disturbarli.

Interagire con il pesce palla senza la corretta conoscenza e competenza può comportare rischi significativi. Sia per la tua sicurezza che per il benessere degli stessi pesci palla, è meglio evitare di toccarli o manipolarli se non sei un esperto o se non hai ricevuto un'adeguata formazione.

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In generale, il rispetto per la natura e per gli organismi che la popolano è cruciale. L'osservazione responsabile e l'apprendimento consapevole ci consentono di apprezzare e comprendere meglio il mondo marino senza mettere a repentaglio la nostra sicurezza o l'equilibrio degli ecosistemi.

Per chi mangiasse pesce, tra l’altro, il consumo di questi è sconsigliato visto il veleno disperso in tutto il corpo. Ed è per questo che gli chef che lo preparano devono essere certificati e addestrati per rimuovere le parti velenose in modo sicuro. Tuttavia, anche con le misure di sicurezza appropriate, il consumo di pesce palla rimane rischioso e potenzialmente mortale. Esistono casi di avvelenamento da tetrodotossina in cui la preparazione non è stata adeguata o il pesce palla è stato catturato in modo errato. Anche una quantità estremamente piccola del loro veleno può essere letale, quindi non c'è modo sicuro di consumare il pesce palla senza un elevato rischio per la salute.

Tutto questo non per generare allarmismi inutili ma per condividere con voi informazioni per garantire la nostra sicurezza e quella di questo animale. Comunque, questi pesci è quasi impossibile trovarli in Italia. Forse l’unico che può essere occasionalmente osservato in alcune zone del Mar Mediterraneo è il "pesce palla della Guinea " (Sphoeroides marmoratus). Ma è una specie rara e la sua presenza è super limitata, preferiscono zone molto più calde e tropicali.

Sono una ragazza che dopo qualche anno di veterinaria ha scoperto la sua passione: lo studio del comportamento degli animali, incluso l'uomo, in un'ottica comparata. Questa scienza, ancora sconosciuta, si chiama "Etologia" e mi aiuta a non smettere mai di conoscere cose sulla natura, sugli animali, su di noi e sulla nostra storia.
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