
Orrore a Napoli: lungo via Argine sono state rinvenute dai passanti diverse carcasse di animali, alcune all'interno di teli, altre invece esposte alla vista. Nelle vicinanze della Motorizzazione Civile esiste da tempo una situazione igienico sanitaria precaria legata allo smaltimento dei rifiuti, ora però il problema assume una nuova gravità a causa di questo nuovo episodio di degrado.
La segnalazione arrivata tramite un video al deputato di Alleanza Verdi Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, ha portato all’intervento dell'Asl per la rimozione dei resti, considerati un potenziale rischio per la salute pubblica.
La denuncia di Borrelli: "È indegno"
Il deputato Borrelli ha condiviso il video sui propri canali social dopo aver ricevuto a sua volta la segnalazione da un cittadini. Le immagini mostrano fuori dalla Motorizzazione Civile di via Argine, tra i rifiuti accumulati, diversi corpi di animali, avvolti in teli e lasciati allo sbando. Pochi secondi che mostrano il degrado che ormai da tempo caratterizza l'area intorno a via Argine, nel quartiere Ponticelli.
"Uno scenario indegno tra rifiuti di ogni tipo e i cadaveri di questi poveri animali", è il commento che accompagna il video diffuso da Borrelli. La segnalazione dei cittadini però non è stata solo mediatica: l'Asl è stata immediatamente allertata affinché le carcasse venissero prelevate e rimosse nel minor tempo possibile.
Il rischio, infatti, non è solo di natura etica, legato all'abbandono di esseri viventi tra i rifiuti come se fossero oggetti, ma è legato a problematiche di natura sanitaria: il contatto con resti animali in decomposizione può essere pericoloso per la popolazione, per gli altri animali, e anche per l'ambiente.
Il rischio sanitario dell'abbandono di animali morti
L’abbandono di carcasse animali in strada rappresenta una vera minaccia per la salute pubblica. I resti in decomposizione infatti attraggono topi, insetti e altri animali che possono diventare veicolo di malattie. Tra i rischi principali ci sono infezioni, proliferazione di parassiti, e anche la diffusione di zoonosi, cioè che possono essere trasmesse dagli animali all'essere umano.
Le malattie zoonotiche sono considerate in maniera unanime dalla comunità scientifica come uno dei maggiori rischi per la salute umana, non solo a livello locale ma globale. Basti pensare all'emergenza Covid-19, oppure all'attuale diffusione sempre più pervasiva dell'influenza aviaria. La trasmissione dei patogeni dai selvatici agli animali domestici, fino ad arrivare all'essere umano, spesso è agevolata proprio da condizioni igieniche precarie.
Ma non serve scomodare le recenti emergenze sanitarie globali per avere un'idea del potenziale pericolo: la stessa Napoli ha già vissuto numerose difficoltà legate alla cattiva gestione dei rifiuti. Nel 2008, la crisi dei rifiuti urbani portò a un aumento della presenza di ratti e blatte, con conseguenti problemi sanitari in molti quartieri. Anche in altre città del mondo si sono verificati episodi simili: in India, nel 2014, la presenza di carcasse animali abbandonate nelle discariche urbane contribuì alla diffusione di epidemie di leptospirosi e salmonellosi.
Per questo le autorità sanitarie devono garantire la rimozione sicura dei resti animali, mentre le Forze dell’ordine lavorano allo scopo di intensificare i controlli e prevenire il ripetersi di episodi del genere.