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Titanic, la vera storia dell’affondamento e le cause del naufragio in una ricostruzione video

Nella notte del 14 aprile 1912 il Titanic colpì un iceberg in mezzo all'oceano Atlantico, affondando in poche ore. Ma come avvenne l'incidente? E perché la nave affondò così in fretta? Raccontiamo la storia e le vere cause del naufragio del transatlantico "inaffondabile" e le indagini sul relitto ritrovato.

14 Aprile 2022
18:15
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Titanic, la vera storia dell’affondamento e le cause del naufragio in una ricostruzione video
titanic le cause del naufragio

Sono trascorsi centodieci anni dal naufragio del Titanic, uno tra i più famosi disastri navali mai avvenuti nella storia, a cui si ispirò l'omonimo film hollywoodiano di James Cameron. Nella notte tra il 14 e il 15 aprile 1912 durante il suo viaggio inaugurale il transatlantico RMS Titanic colpì un iceberg al largo delle coste canadesi: in poco tempo gli squarci nello scafo causarono l'entrata di grandi quantità di acqua nella nave, facendo precipitare in meno di tre ore l'imbarcazione negli abissi dell'Oceano Atlantico. Dei 2200 passeggeri a bordo se ne salvarono solamente 705, per un totale di 1495 vittime.

Ma come mai il Titanic affondò così in fretta? E quali furono gli errori nella sua progettazione? In questo video ricostruiremo la vera storia di questo transatlantico, facendo chiarezza sulle cause e sulle dinamiche di una delle tragedie marittime più famose al mondo. Inoltre grazie alle indagini sul relitto ritrovato capiremo come una nave "inaffondabile" sia colata a picco in sole 3 ore dall'impatto.

titanic affonda

Come è stato costruito "l'inaffondabile" transatlantico RMS Titanic?

L'RMS Titanic era un transatlantico britannico, che faceva parte della Classe Olympic, la cui costruzione iniziò il 31 marzo 1909. Il primo step fu la realizzazione della chiglia, cioè la "colonna vertebrale" della nave, alla quale seguì la costruzione dello scafo usando pannelli di acciaio rivettati tra loro. All'interno dello scafo, nella parte inferiore della nave, erano presenti sedici compartimenti stagni che, all'epoca, rappresentavano un'avanguardia tecnica nel settore – anche se, come vedremo, erano affetti da gravi problemi progettuali.

rivetti titanic

Per quanto riguarda i motori, il Titanic aveva installato dei cosiddetti motori “a movimento alternato” alimentati a carbone che permettevano di mettere in moto le due eliche laterali del transatlantico. Era poi presente un motore a turbine che invece si occupava dell’alimentazione dell’elica centrale, utilizzata per la navigazione in mare aperto.
Un ultimo dettaglio interessante è quello delle scialuppe di sicurezza. A bordo ne erano presenti 20, per una capienza massima di 1178 persone: ciò vuol dire che anche nella migliore delle ipotesi, circa la metà dell’equipaggio non avrebbe avuto modo di salvarsi in caso di incidente.

All'epoca della sua costruzione il Titanic era la nave più grande mai realizzata: lunga circa 269 metri e con 46 mila tonnellate di stazza era in sostanza un hotel di lusso galleggiante. Un’opera ingegneristica così avanguardistica che venne definita “inaffondabile".

Il naufragio del Titanic

Il naufragio del RMS Titanic è stato uno tra i più celebri disastri navali mai avvenuti e, sfortuna volle, capitò proprio durante il viaggio inaugurale della nave più grande e lussuosa dell'epoca, quando nella notte del 14 aprile entrò in collisione con un iceberg in mezzo alle acque dell'Atlantico. Durante il tragitto verso New York infatti il Titanic dovette attraversare un'area ricca di iceberg, al largo dell'isola canadese di Terranova.

Nonostante ci fossero più iceberg della media (se consideriamo il periodo dell'anno), alcuni studi hanno dimostrato come si trattasse di valori non eccezionali e, quindi, prevedibili. In realtà anche altre navi avevano in precedenza avvisato il Titanic in merito alla presenza di iceberg nella zona: per quale motivo i loro messaggi vennero ignorati? Si ritiene che, probabilmente, la stazione radio presente all'interno della nave fosse impegnata a trasmettere i messaggi dei passeggeri, andando di fatto a ignorare le segnalazioni delle imbarcazioni già passate nell'area.

La collisione con un iceberg

Nel frattempo il Titanic si avvicinò pericolosamente a un iceberg alla velocità di 22 nodi, cioè circa 40 km/h. Alle 23:35 l'iceberg venne avvistato quando ormai era a pochissima distanza. A nulla servirono le manovre per schivarlo: alle ore 23:40 di quella fatidica domenica 14 aprile 1912 la parte anteriore destra dello scafo colpì la montagna di ghiaccio, andando a creare una serie di squarci lunghi 90 metri dai quali iniziò ad entrare acqua.

compartimenti stagni titanic

Attorno a mezzanotte i compartimenti stagni iniziarono a riempirsi d'acqua, facendo sprofondare la prua sempre più a picco. Per un errore di progettazione infatti i compartimenti erano stagni solo "in orizzontale", permettendo all'acqua di scavalcarli verticalmente mano a mano che la nave si inclinava. Alle 2:00 la nave era così inclinata che le eliche del motore erano fuori dall’acqua. Alle 2:10 la prua della nave finì completamente sott’acqua e la poppa si inclinò di circa 45°. A questo punto il peso delle tre eliche (circa 100 tonnellate) creò un effetto “leva”, spezzando in due la parte superiore del transatlantico. Le due metà poi si staccheranno del tutto alle 2:18 e affonderanno nel giro della mezz’ora successiva.

Perché il Titanic non è stato portato in superficie

Dopo l'incidente le due estremità del Titanic sprofondarono verso il fondale dell'Oceano Atlantico, fermandosi a circa 3800 metri di profondità e distanti 600 metri l'una dall'altra. La posizione del relitto restò ignota per circa 73 anni, fino a quando non venne scovato dall’oceanografo Bob Ballard il 1 settembre 1985.

Perché non fu mai portato in superficie? Il relitto dopo 73 anni negli oceani era completamente arrugginito, rendendo quasi impossibile un suo recupero. Inoltre l'operazione sarebbe costata una fortuna, senza parlare delle difficoltà tecniche, visto che il relitto era affondato a 3800 metri di profondità. Tra l'altro, stando alle ultime analisi, si stima che il relitto non resterà sul fondale per sempre e che l'erosione possa farlo scomparire quasi del tutto entro i prossimi trent'anni.

relitto titanic
Sono un geologo appassionato di scrittura e, in particolare, mi piace raccontare il funzionamento delle cose e tutte quelle storie assurde (ma vere) che accadono nel mondo ogni giorno. Credo che uno degli elementi chiave per creare un buon contenuto sia mescolare scienza e cultura “pop”: proprio per questo motivo amo guardare film, andare ai concerti e collezionare dischi in vinile.
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