Project Circleg, le protesi lowcost realizzate con la plastica riciclata dalle discariche

Riciclando la plastica raccolta dalle discariche, due giovani progettisti svizzeri costruiscono protesi accessibili alle popolazioni in difficoltà.
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Video Storie 2 Febbraio 2022

Queste protesi sono realizzate con la plastica riciclata proveniente dalle discariche del Kenya e consentono a poveri e bisognosi con disabilità di tornare a camminare. Secondo l’OMS nel mondo solo 1 persona su 10 ha accesso ad attrezzature ortopediche di qualità, perlopiù a causa dei costi elevati o della distanza dai centri medici specializzati. Per questo motivo, soprattutto in Africa e nei paesi più poveri, molti disabili sono ai margini della società privati dell’autonomia necessaria per vivere dignitosamente e costretti a restare in casa giorno e notte. Per dare una seconda occasione agli "invisibili" della società è nata "Project Circleg", una startup fondata da due giovani progettisti svizzeri, Fabian Engel e Simon Oschwald, che realizza protesi innovative utilizzando la plastica buttata nella maxi discarica di Dandora, a pochi passi da Nairobi con l’obiettivo di ridurre l’inquinamento ambientale particolarmente elevato nei paesi in via di sviluppo a causa della mancanza di risorse e di strutture destinate al riciclo dei rifiuti: "I rifiuti della plastica –  dicono Fabian e Simon – sono una risorsa preziosa utile per tanti scopi. Per questo  abbiamo deciso di combinare l'inquinamento con la domanda di protesi low cost"

Sin da subito, oltre a condividere il progetto con un team di medici e di specialisti, Fabian e Simon hanno realizzato i primi prototipi coinvolgendo anche le alcune persone che necessitano di una protesi, in un’ottica di “social design”, un tipo di progettazione sociale più inclusiva, studiata su misura per il destinatario, per andare incontro alle sue esigenze: "Usando le nostre competenze riusciamo ad avere un impatto positivo sulle persone e sull’ambiente"

La loro soluzione si presenta come un mix tra una stampella di legno e un’attrezzatura ortopedica innovativa e risulta accessibile ai più bisognosi grazie a un basso costo di produzione. Usando plastica recuperata nelle discariche Project Circleg non solo salvaguarda l'ambiente e aiuta i più poveri, ma offre nuove opportunità di lavoro contribuendo a favorire il benessere della collettività: "Il riciclo della plastica, l'assemblaggio e lo sviluppo delle protesi Circleg creano posti di lavoro per le famiglie del posto. Più persone conoscono i problemi degli amputati, più consapevolezza verrà creata e più tenderemo a una società inclusiva".