“Fase 2 avviata troppo presto in Italia”: secondo uno studio cinese rischiamo una seconda ondata
pubblicato il 5 maggio 2020 alle ore 16:11
Un team di ricerca del Chinese PLA General Hospital di Pechino ha determinato che l’avvio della Fase 2 in Italia a partire dal 4 maggio sarebbe prematura. In base ai calcoli di un modello matematico messo a punto dagli studiosi, la fine dell’epidemia di coronavirus nel nostro Paese si verificherebbe il 6 agosto, pertanto aver aperto con tre mesi di anticipo ci esporrebbe al rischio di una seconda ondata epidemica. Gli scienziati hanno elaborato un modello matematico mettendo a confronto i dati dell'Italia con quelli della provincia dello Hunan, dove vivono circa 60-70 milioni di persone.
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