Zulù ritorna con "Bassi per le masse": "Prendo in giro l'italiano medio, ma non ho risposte certe"
pubblicato il 16 febbraio 2019 alle ore 09:29
Luca Persico, 'O Zulù, storico frontman dei 99 Posse, torna con il suo secondo album da solista "Bassi per le masse". Quattordici tracce e tanti ospiti per un ritorno alle origini : "Ho voluto chiudere quella fase in cui dovevamo per forza dire la nostra su ogni argomento e indicare la strada - spiega Zulù a Fanpage.it - oppure dare la grande risposta alle domande difficili che tutti si ponevano, io non ho risposte ma cerco una via e lo faccio scontrandomi con tutte le difficoltà che si vivono per strada ogni giorno". Un sound reggae che ha riportato il cantautore napoletano al trentesimo anno di carriera all'inizio del suo percorso: "In questo disco ho pensato che quello che avevo da dire era più importante dello stile - sottolinea - non mi sono messo a ricercare il flow più attuale ma ho preferito stare sul mio flow, perché se quello che dovevo dire era più importante dello stile per farlo bene dovevo stare a mio agio". "Bassi per le masse" fa scoprire anche un volto diverso di Zulù legato agli affetti e agli amori: "Mio figlio Raul mi ha arricchito molto - racconta - soprattutto nel modo di scrivere, prima dovevo fare molte riunioni con me stesso dopo averne fatte svariate con gli altri per capire bene da quale ottica iniziare a scrivere su un argomento individuato. Ora invece è diverso, sento un leggero mal di stomaco, capisco subito, accendo il computer prendo carta e penne e inizio a scrivere la prima parola che mi viene in mente. Raul mi ha aiutato molto ad avere fiducia in me stesso". Anche il brano con Franco Ricciardi, "Quanto costanto 'e parole" è dedicato a sua moglie Stefania: "Quando scrivo è come se fossi rapito dagli alieni, non rispondo a nessuno stimolo. "Quanto costano 'e parole" non l'avevo ancora scritte ma mi resi conto che da 7 giorni non davo un bacio a mia moglie, non le dicevo ti amo e così ho scritto questo pezzo per chiedere scusa. Mentre la scrivevo già immaginavo la voce di Franco che la cantava". Ma Zulù è ben piantato sulle storture del presente: "Il Traffico" - il singolo che ha anticipato l'album - per me è stato un modo di prendere in giro l'italiano medio, sempre pronto a indicare la causa dei mali del mondo, anche se quando poi guardi i prodotti di queste menti eccelse per la maggior parte delle volte o è omertà oppure è l'evidenza che non sanno molto degli argomenti di cui parlano".
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