Questo è il ponte pedonale più lungo del mondo, sospeso a ben 175 metri da terra, e l'ebbrezza di attraversarlo sta spingendo tante persone a tentare l’impresa.
Costruito sulla valle del fiume Arouca, in Portogallo, il “516 Arouca” dichiara già nel nome del progetto la sua principale caratteristica, perché 516 sono i metri di lunghezza dell’imponente struttura che sembra galleggiare sulle nuvole grazie alle sue 127 griglie di metallo incastonate l’una nell’altra e rette da una catenaria di fili di ferro impiantata in due piloni posti ai lati della valle.

Il ponte è stato inaugurato il 2 maggio 2021, attirando da subito i primi visitatori, tutti molto curiosi di scoprire il miracolo tecnologico che c’è dietro questa costruzione. I lavori sono iniziati nell’ottobre del 2018, con una sfida che sembrava impossibile: trovare un modo per collegare i due lati della vallata del fiume Arouca, un paradiso naturale nel cuore del Portogallo e patrimonio protetto dall’UNESCO.
Il territorio impervio e le iniziali difficoltà hanno obbligato gli ingegneri a spostare sempre più in alto il punto in cui installare i piloni che reggono il ponte. La topografia di questa valle ricorda alcuni punti del Centro America, perciò la squadra di ingegneri incaricata del progetto si è ispirata ai ponti costruiti dagli Inca. Per questo motivo, come nei ponti costruiti da quella antica civiltà, anche il 516 Arouca forma una curva retta da tanti fili intrecciati, in grado di reggere il peso del ponte anche se uno dei fili dovesse spezzarsi. Per poter valutare l’effetto del vento sulla struttura e poter calcolare una migliore stabilità sono stati eseguiti test dal Laboratorio Nazionale di Ingegneria Civile e tutti i materiali utilizzati sono stati testati più e più volte, per ridurre al minimo i rischi.
I lavori di costruzione del 516 Arouca hanno obbligato gli operai a un grande impegno: in modo particolare, installare la prima porzione di fili ha richiesto di attraversare il fiume a nuoto, ma nell’autunno del 2020, i lavori sono stati conclusi in maniera definitiva.

Per come è strutturato, l’accesso al ponte è limitato a poche persone: per questo Il “516 Arouca” non è pensato per essere preso di mira dal turismo di massa, ma i più avventurosi che amano immergersi nella natura incontaminata saranno pronti a sfidare il lungo percorso in salita per raggiungerlo. Uno sforzo ripagato dalla possibilità di ammirare dall’alto un paradiso naturale che da questo ponte è possibile conoscere, camminando a un passo dal cielo.