La prima bara organica al mondo fatta di funghi, dove il corpo diventa parte della natura

Grazie al lavoro incessante del micelio, questa bara biodegradabile accelera le fasi di decomposizione del corpo trasformandolo in un compost che alimenta il terreno e lo fa rifiorire.
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Video Storie 30 Marzo 2022

È la prima bara organica al mondo fatta di micelio, il corpo del fungo che si ramifica sottoterra. Pensata per dare al nostro corpo dopo la morte un nuovo ciclo di vita, è stata ideata da “Loop”, una start up olandese che lavora per proteggere la natura.

La bara biodegradabile neutralizza le tossine rilasciate dall’organismo dopo la morte trasformandolo in un compost nutriente che alimenta il terreno e lo fa rifiorire. Si chiama “Living Cocoon", cioè bozzolo vivente, e accelera le fasi di decomposizione del corpo umano grazie al lavoro incessante del micelio, il corpo “nascosto” del fungo che cresce sottoterra. I funghi, infatti, svolgono un ruolo fondamentale in natura per l’equilibrio degli ecosistemi perché aiutano a decomporre i resti animali e vegetali, fornendo nutrimento per la terra. "Il micelio è costantemente alla ricerca di prodotti di scarto per convertirli in sostanze nutritive per l’ambiente – commenta Bob Hendrikx, fondatore di Loop – come petrolio, plastica, metalli e altri inquinanti".

I metodi di sepoltura attuali e il processo di decomposizione, sono causa di inquinamento. Secondo il rapporto di Groundsure, un’autorità di ricerca ambientale del Regno Unito, i cimiteri tradizionali sono contaminati da bare trattate con materiali inquinanti (vernici, sigillanti e conservanti) e anche il corpo umano in decomposizione libererebbe sostanze chimiche non buone per il suolo. Inoltre una bara in legno impiega circa 20 anni per decomporsi sotto terra ed è stimato che la cremazione di un corpo rilasci nell’atmosfera circa 400 kg di CO2. Per costruire la “bara vivente”, il micelio viene miscelato al legno in un stampo e, comportandosi come una specie di "colla", è in grado di compattare il materiale in 7 giorni. Il tutto avviene naturalmente senza utilizzare calore o elettricità. Una volta sotto terra, la bara impiega solo sei 6 settimane per decomporsi completamente, trasformando le nostre tossine in nutrimento per la terra nel giro di tre anni.

All’estero le sepolture “verdi” hanno acquisito molta popolarità, rispetto all'Italia, per motivi culturali, ma anche per un impegno collettivo maggiore verso le problematiche ambientali . Tra Olanda, Belgio e Germania, il team di Loop ha già venduto più di 100 bare "viventi" ma le regolamentazioni per le sepolture non sono uguali in tutti i Paesi europei. Nel nostro Paese, questo tipo di sepoltura “eco friendly”, infatti, non è ancora legale. Secondo le norme cimiteriali, in Italia è concessa la cremazione del corpo e la dispersione o l’interramento delle ceneri solo dove possibile. Ma l’idea di tornare a far parte della natura, arricchendola invece di danneggiarla ci potrebbe portare a rivalutare le tradizioni funerarie, optando per delle scelte più consapevoli.