Rose Villain e la sua musica tra Usa e Italia: "Ho rifiutato lavori in cui venivo sessualizzata"
pubblicato il 9 ottobre 2020 alle ore 12:41
Dopo "Chico" con Guè Pequeno e Luchè e l'esibizione all'Arena di Verona, Rose Villain racconta la sua esperienza negli Stati Uniti. L'artista, di origini milanesi, che oggi è con Sony e nella crew Machete di Salmo, è stata la prima cantante italiana ad aver firmato un contratto con la Repubblic Records, etichetta statunitense che produce stelle come Drake, Post Malone e Ariana Grande. Nel frattempo la cantante ha annunciato di aver completato il suo primo album durante la quarantena a New York, con cui esordirà nei prossimi mesi. Il progetto è stato scritto completamente in italiano, come ha affermato l'artista, una novità introdotta dopo la partecipazione al brano "Chico". Rose Villain ha confessato di vedere un cambiamento nella scena hip hop nazionale, con un graduale assestamento nei rapporti di genere: "Il primo passo che le donne devono compiere è rifiutare piccoli ruoli nelle canzoni, non fare solo la parte del ritornello". Infine descrive il suo immaginario musicale, fatto di psicologia criminale e atmosfere dark, qualcosa che la rappresenta e che vorrebbe portare anche nei prossimi dischi.
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