Fabrizio Moro: "La parola plagio fa male, la canzone l'ho scritta io"
pubblicato il 8 febbraio 2018 alle ore 19:21
Cantautore racconta genesi di "Non mi avete fatto niente" Milano, (askanews) - Una parola che fa molto male a Fabrizio Moro è plagio, l'accusa che è stata mossa a lui e al collega Ermal Meta per la canzone che hanno presentato al Festival di Sanremo "Non mi avete fatto niente". "Al di là di quello che si è detto del regolamenti quello mi ha fatto stare male questa notte è la parola plagio, mi ha fatto veramente male perché siamo cantautori e non abbiamo bisogno di plagiare nessuno" ha detto in conferenza stampa all'Ariston. "La canzone Silenzio l'ho scritta io e prodotto io insieme ad Andrea Febo, ci ho lavorato per un anno e su quel ritornello cercando di fare una forma che poi non è arrivata - ha detto spiegando la genesi della canzone - poi ci siamo sentito con Ermal, l'idea di scrivere un pezzo sulla paura che ha contaminato tutti noi in questo momento storico perché un famigliare di una delle vittime del Bataclan ha scritto una lettera che ha letto in mondovisione che finiva con la frase 'Non ci avete fatto niente ' e m ha dato lo spunto per un nuovo brano". "Ho preso una cosa su cui avevo lavorato io stesso, e farina del mio sacco Ermal ha messo poi il suo, ci siamo riuniti noi tre e abbiamo dato vita al nuovo brano" ha spiegato ancora Moro.
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