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Ultima Generazione in marcia lenta al Muro Torto: più di 30 attivisti bloccano il traffico

Più di 30 fra attivisti e attiviste di Ultima Generazione hanno bloccato il Muro Torto con una marcia lenta per chiedere il Fondo Riparazione nel pomeriggio di sabato 18 maggio.
A cura di Beatrice Tominic
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La marcia lenta e l'azione di blocco del traffico al Muro Torto, dalle storie di Instagram di Ultima Generazione.
La marcia lenta e l'azione di blocco del traffico al Muro Torto, dalle storie di Instagram di Ultima Generazione.

Sono tornati per strada gli attivisti e le attiviste per l'ambiente di Ultima Generazione. Circa trenta persone si sono riversate al Muro Torto in una marcia lenta perrallentare il traffico. Poi hanno bloccato la strada sedendosi sull'asfalto, chiudendo la circolazione in una delle arterie più battute della capitale.

"Per ogni incendio e alluvione, vogliamo un Fondo Riparazione", hanno gridato camminando. Si tratta dell'ultima azione per gli attivisti e le attiviste reduci dai blitz conil lancio della vernice contro le vetrine nei negozi di lusso lo scorso giovedì 16 maggio e l‘incursione sui campi di tennis degli Internazionali Bnl lunedì 13, quando sono riusciti a far sospendere due partite.

Gli attivsiti hanno bloccato l’incrocio tra Viale del Muro Torto e Corso d’Italia, vicino a Villa Borghese e hanno calato, dal Piazzale dei Martiri, lo striscione con la scritta: "1 OTTOBRE, PIAZZA DEL POPOLO – NIENTE SARÀ PIÙ COME PRIMA".

L'azione di attiviste e attivisti.
L'azione di attiviste e attivisti.

L'azione al Muro Torto

"Sono sempre di più le persone che vengono in strada. Abbiamo bisogno del coraggio di tutti e tutte, vieni a conoscerci a Roma", scrivono nell'ultima storia su Instagram, in cui mostrano attivisti e attiviste sedute per terra per bloccare il traffico. Nel frattempo, in sottofondo, arrivano colpi di clacson da parte di chi non riesce a parlare. E, come al solito, si vedono automobilisti e scooteristi arrabbiati, che discutono con chi, invece, si siede davanti a loro. Attivisti e attiviste armate di giubbottini catarifrangenti arancioni e striscioni. Fondo Riparazione, si legge. Giustizia, c'è scritto a caratteri cubitali e bianchi su un altro.

L'arrivo delle forze dell'ordine

Come spesso accade in questi casi, in breve tempo sono arrivati sul posto gli agenti della polizia. Sono loro che hanno fatto tornare la situazione alla normalità, con traffico regolare. Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia di Stato: sono loro che stanno trasferendo più di 30 fra attivisti e attiviste al vicino commissariato Salario.

Articolo in aggiornamento

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