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Lei dona un rene al marito, lui vince i Mondiali di sci: “È questo che si fa in una famiglia”

Giulia e Paolo sono sposati e hanno un figlio di 10 anni. Paolo, affetto da una malattia genetica che causa il rene policistico, era destinato alla dialisi o al trapianto. Sua moglie ha deciso di donargli uno dei suoi reni e lui, maestro di sci, a pochi mesi dall’intervento ha partecipato ai mondiali per trapiantati vincendo la medaglia d’oro nello slalom gigante. Hanno raccontato la loro storia a Fanpage.it.
A cura di Gianluca Orrù
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Giulia e Paolo in montagna
Giulia e Paolo in montagna

Giulia è un avvocato e ha uno studio nel centro di Mondovì, città a sud del Piemonte, più vicina a Savona che a Torino; Paolo è ingegnere edile e ha una ditta di costruzioni. Racconta della sua passione per la montagna che gli hanno trasmesso i genitori e che lo ha spinto a diventare maestro di sci, come suo padre ottantenne.

Quella di Giulia e Paolo è una famiglia normale, come tante, anche se Paolo sa che è nato con un difetto genetico che gli ha trasmesso il ramo materno della famiglia: la mamma di Paolo è trapiantata da 12 anni, la nonna materna è morta in dialisi qualche anno fa e Paolo, come loro, è affetto da rene policistico.

"È una malattia subdola – racconta a Fanpage.it – perché fino ai 20-30 anni stai relativamente bene. Poi peggiora in modo drastico. Ci sono delle cisti che crescono sui miei reni e quello che mi hanno tolto pesava 8 chili. L'altro che ho ancora ne pesa 6, il mio destino è sempre stato la dialisi o il trapianto".

"Io lo sapevo già – spiega Giulia – e avevo deciso 10 anni fa che avrei donato il mio rene a Paolo se fosse stato trovato compatibile. Io ero irremovibile, lui invece era preoccupato che la mia salute potesse peggiorare, ma alla fine l'ho fatto perché la qualità della vita di una persona in dialisi è molto più bassa di quella di un trapiantato. L'ho fatto per la mia famiglia, per Paolo e per nostro figlio Giacomo di 10 anni".

paolo giulia trapiantato mondiale sci
Giulia e Paolo intervistati da Fanpage.it

Giulia si commuove quando parla di suo figlio, così come fa Paolo: "Negli ultimi tempi quando lo portavo a sciare dovevo chiedere aiuto ad altri, addirittura per allacciarmi gli scarponi". Giulia racconta che suo figlio è stato felicissimo di poter tornare a fare la lotta con il papà e che il piccolo Giacomo ha seguito le gare del padre ai mondiali per trapiantati di Bormio orgogliosissimo del suo papà.

"Quando un amico mi ha iscritto ai mondiali – racconta Paolo – non credevo proprio che sarei riuscito a partecipare. Mi sono operato il 20 di settembre… mi sembrava che fosse troppo poco tempo. In realtà però mi sentivo bene e grazie all'equipe dell'ospedale Molinette guidata dal Prof. Biancone sono riuscito a partecipare: hanno fornito tutti i documenti che approvavano la mia condizione di salute e la giudicavano idonea alla partecipazione alla gara".

Così, dopo circa quattro mesi dall'operazione, Paolo Manera ha vinto lo slalom gigante ai mondiali per trapiantati. "È stata una soddisfazione enorme e dedico questa mia vittoria a Giulia".

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Giulia Negri ora vive con un rene solo: "Non mi sembra di averne uno in meno – racconta – per me non è cambiato nulla, devo solo fare dei controlli regolari e mi saranno anche utili con l'avanzare dell'età. Questa è la storia di una famiglia, nelle famiglie queste cose si fanno, e vogliamo raccontarla perché speriamo che possa dare tanta forza a chi come noi ha dovuto affrontare un percorso del genere".

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