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“Tra 15 giorni siete morti”: i tassisti contro gli Ncc in vista del codice della strada voluto da Salvini

Gli autisti del settore Ncc hanno sfilato all’aeroporto di Linate contro il nuovo decreto legge voluto dal ministro Matteo Salvini, che fissa regole più stringenti per il noleggio privato.
A cura di Francesca Del Boca
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Grida, insulti e botte sulla carrozzeria delle automobili. "Tra 15 giorni siete morti", si sente in un video diffuso sui social. "Con che coraggio passate di qui?".

È la reazione dei tassisti milanesi all'aeroporto di Linate davanti alla protesta degli autisti delle vetture Ncc e Uber, in rivolta oggi dopo che il governo ha deciso di varare misure più stringenti per i servizi di noleggio con conducente: il nuovo decreto, voluto dal ministro dei Trasporti e vicepremier Matteo Salvini, prevede in particolare l'obbligo per i vettori Ncc di attendere un'ora tra la fine di un servizio e l'inizio di un altro (la media europea è di soli 5 minuti), il divieto di usare qualunque forma di intermediazione (dalle piattaforme alle agenzie di viaggio ai consorzi sanitari), e l'obbligo per ogni viaggiatore di comunicare preventivamente l'orario e il percorso del servizio.

Una norma che sta agitando il settore, in protesta in tutte le città d'Italia. "Riteniamo il ministro Salvini ormai irrimediabilmente compromesso in una campagna elettorale a favore dei tassisti", sono state le parole di Francesco Artusa, presidente di Sistema trasporti (tra gli organizzatori della protesta), che in occasione della manifestazione di Roma ha chiesto un "intervento di Palazzo Chigi". "Abbiamo bisogno di terzietà e di poter presentare le nostre proposte di riforma. Non accetteremo più le norme a noi imposte dai tassisti".

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