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Il Centro Agroalimentare (Caan) di Volla rischia di chiudere: corteo coi furgoni a Napoli, traffico impazzito

Il Caan di Volla in crisi rischia di chiudere, il corteo dei commercianti a Napoli con i furgoni: a rischio mille posti di lavoro.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Corteo con i furgoni dei commercianti del Caan di Volla a Napoli per la protesta contro la crisi e il rischio chiusura del centro agroalimentare. Disagi in diverse strade della città, questa mattina. I camion hanno sfilato scortati dalla Polizia di Stato ed hanno raggiunto piazza Municipio, dove ha sede il Comune di Napoli, dopo essere partiti da Volla. I sindacati chiedono di incontrare il sindaco Gaetano Manfredi. Il Comune di Napoli, infatti, è il socio di maggioranza del Caan con oltre il 70% delle quote. Solidarietà ai lavoratori dai consiglieri comunali Antonio Bassolino, Massimo Cilenti e Nino Simeone, che si stanno interessando della vertenza.

La crisi del Caan di Volla: a rischio mille posti di lavoro

Il Caan di Volla nasce il 1989 come struttura polifunzionale in sostituzione dei mercati all'ingrosso del Comune di Napoli e di Volla per migliorare la gestione dell'ingrosso e dei servizi logistici. È stato inaugurato nel 2008 entrando in piena operatività tra il 2013 e 2014. Ad eccezione di circa 600 metri quadrati di terreni inutilizzati.Il centro si estende su una superficie di 362mila metri quadrati e riunisce diversi settori ittica, ortofrutta, carni, polivalente, cash & carry. Al Caan lavorano circa 140 aziende locatarie che danno lavoro a circa 700 dipendenti, sono in appalto esterno una società di vigilanza e una di servizi e facchinaggio che garantisce lavoro a 130 dipendenti, senza contare l'indotto logistico per la ristorazione e per le isole per altre centinaia di lavoratori.

Il Caan, come si legge sul sito, è una società consortile per azioni con capitale sociale a maggioranza pubblica, di cui il Comune di Napoli è il socio di maggioranza con il 70,33%, seguito da Camera di Commercio 9,09%, Città Metropolitana 3,99%, Regione Campania 3,33%, Comune di Volla 2,49% e soci privati, tra i quali Intesa Sanpaolo spa con 6,60%. Ma in realtà, la Città Metropolitana ha cessato di diritto la propria partecipazione il 1 gennaio 2015 a seguito di procedura pubblica andata deserta. Il Comune di Volla il 27 novembre 2015 ha fatto richiesta di recedere dalla partecipazione, la Camera di Commercio di Napoli l'ha seguito il 9 maggio 2016.

Bassolino e Cilenti: "Il Caan va rilanciato"

Sulla vicenda sono intervenuti i consiglieri comunali Antonio Bassolino, ex sindaco di Napoli, e Massimo Cilenti, che hanno presentato il 27 febbraio 2024 un ordine del giorno in consiglio comunale:

Il 9 gennaio 2018 – come ricostruiscono i due consiglieri nell'odg – il Caan ha presentato al Tribunale di Nola il primo piano concordatario che prevedeva la vendita di parte del patrimonio immobiliare relativa al settore cach&carry. Vendita che non si è concretizzata, così il concordato è stato ritirato nel 2019. A giugno 2020 è statoe presentato secondo piano concordatario, omologato il 5 maggio 2021. Ma i creditori hanno presentato reclami e si è aperto sub-procedimento di annullamento. Sono seguite alcune transazioni. Ci sarebbe anche un ricorso in cassazione contro il ricorso del Comune di Volla.

Per Bassolino e Cilenti,

La mancata manutenzione dei fabbricati sta riducendo il valore di mercato del complesso immobiliare. È necessario intervenire per la pavimentazione delle gallerie, per asfaltare le strade e per i tetti di entrambi i poli commerciali.

Infine, i due consiglieri hanno chiesto tra le altre cose al Comune di aprire uno sportello di credito, individuare la disponibilità di eventuali privati imprenditori grossisti per una nuova revisione delle quote, ripartendo almeno il 30% ai privati (al momento è molto inferiore) e presentare un nuovo piano industriale e tutelare il personale.

Mentre per il consigliere comunale Nino Simeone,

Sono vicino ai lavoratori del comparto e non permetteremo alcun fallimento. Siamo in concordato preventivo in continuità aziendale, praticamente la stessa, identica, operazione messa in atto per Anm. Il Caan non si tocca!

Assomercati e Fedagromercati: "Salvate il Caan"

La manifestazione organizzata dalla due associazioni sindacali delle imprese ASSOMERCATI CAMPANIA NEW GROUP e AICAN FEDAGROMERCATI CAMPANIA mira a rappresentare al Comune, socio di maggioranza del CAAN, scrivono in una nota:

tutta la preoccupazione dei grossisti per la situazione prefallimentare in cui versa la società da oltre 6 anni e il disagio subito per la mancata realizzazione delle rampe di accesso e uscita. Un’opera infrastrutturale assolutamente necessaria in una struttura che non ospita più un mercato cittadino ma un centro agroalimentare di rilevanza nazionale, la cui mancanza sta mettendo in ginocchio aziende pressate dalla concorrenza e da esigenze logistiche sempre crescenti. Abbiamo la responsabilità di oltre 2500 famiglie. Siamo noi il motore economico del mercato e
siamo preoccupati per il futuro delle nostre attività!

E concludono:

Ad accogliere sotto palazzo S. Giacomo i rappresentanti sindacali, gli avvocati Ilaria Renna per AICAN FEDAGROMERCATI CAMPANIA e Carmine d’Orazio per ASSOMERCATI CAMPANIA NEW GROUP, il consigliere Massimo Cilenti e lo staff del presidente consigliere Antonio Bassolino, ai quali è stato consegnato un comunicato in cui, ringraziati la giunta e il presidente del CAAN per il lavoro svolto sul concordato, si spiegano le preoccupazioni e i motivi della protesta chiedendo un confronto diretto con i sindacati delle imprese per dare risposte certe ai grossisti, ai soci acquirenti e soci fornitori produttori che usufruiscono del CAAN.

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