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Rocco Siffredi ai suoi fan: “Se mi amate, smettete di insultare la giornalista che mi ha denunciato”

Torna a parlare Rocco Siffredi con un messaggio per i fan: “Se mi amate e mi rispettate, non dovete minacciare o mancare di rispetto neanche a lei”, dice riferendosi alla giornalista che lo ha denunciato.
A cura di Beatrice Tominic
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Rocco Siffredi nel video affidato ai social in cui si rivolge ai suoi fan.
Rocco Siffredi nel video affidato ai social in cui si rivolge ai suoi fan.

Torna a parlare Rocco Siffredi dopo essere stato raggiunto da una denuncia per molestie e molestie sessuali da parte di una giornalista che lo ha intervistato in occasione dell'uscita della serie tv sulla sua vita, Supersex. 

Stavolta le parole del super pornodivo sono rivolte direttamente ai fan. "Ho un messaggio importante da darvi, se mi volete bene dovete fare quello che vi chiedo – dice Siffredi – Smettetela di insultare questa giornalista con la quale ho questa problematica… chiamiamola incomprensione, okay?". L'appello arriva poco dopo che la giornalista, che lavora come professionista da quasi 20 anni, ha spiegato di essere stata bombardata di messaggi sui social, con minacce e offese.

Il messaggio di Rocco Siffredi ai fan: "Basta"

"Vi chiedo di non insultarla, non minacciarla e soprattutto di rispettare la sua natura, la sua persona – continua Siffredi nel video affidato alle storie di Instagram – Con questa donna… Abbiamo avuto un problema, un problema nostro che risolviamo. Però vi chiedo veramente di cuore, se mi amate e se mi rispettate come so che già fate, non insultatela, non mancatele di rispetto". E sotto, nel video, appare la scritta: "Divulgate anche agli amici".

Il comunicato stampa dell'avvocato di Siffredi

Oltre il messaggio per i fan, sul suo profilo social si legge anche una nota stampa diffusa con l'avvocato, Antonio Marino. "Il mio assistito si dichiara esterrefatto per l'accusa ricevuta, che respinge con fermezza – ribadisce ancora una volta il legale di Siffredi, che non appena appreso della denuncia aveva parlato di accuse infondate – Non vi è stata alcuna condotta di molestia, tantomeno sessuale. Lo scambio di messaggi avvenuto prima dell'intervista è stato cortese, così come sereno è stato il clima dell'intervista. Il diverbio telefonico è scoppiato a seguito della pubblicazione dell'intervista: è stato rappresentato come persona depressa e gli erano stati attribuiti giudizi spiacevoli verso la serie e l'interpretazione di Alessandro Borghi".

Prima di chiudere viene sottolineato ancora una volta il dispiacere e le scuse formulate privatamente (nell'immediatezza) e pubblicamente per le parole e i toni utilizzati nel litigio telefonico: "Resta ugualmente sconcertato dall'accusa infamante di molestie sessuali che respinge con vigore", conclude poi.

La denuncia per molestie

"Sei veramente simpatica, troppo forte, troppo carina e bona… te lo posso dire? Quando ti stringevo non lo potevo dire troppo di più, però caz*o! Beh, lasciamo perdere che mi stavi a fa venì proprio una roba un po' particolare – la avrebbe detto in un vocale subito dopo l'intervista in un albergo di Roma – (…) Me ne sono scappato. Non per paura, ma per non fare danni".

Poi, una volta letto l'articolo, i toni sarebbero cambiati: "Non sei una giornalista, sei un'approfittatrice – si sente dire in un'altra nota audio inviata su Whatsapp – Per vendere i tuoi articolini metti tanto del tuo, appesantisci". E non mancano le allusioni alla vita sessuale della giornalista: "A te manca davvero il caz*o". O, ancora: "Fatti una scorpacciata di caz*i così torni normale". Da qui la scelta della giornalista di denunciare l'accaduto per molestie e molestie sessuali, sostenuta dall'avvocata Laura Sgrò. Un botta e risposta, quello fra la giornalista e Siffredi, iniziato su Whatsapp e sviluppatosi nelle cronache a colpi di comunicati stampa. Che sia destinato a chiudersi in tribunale? È ancora presto per dirlo.

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