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Procuravano e inviavano denaro dall’Italia a milizie anti Assad in Siria: 2 arresti per terrorismo

Gli arrestati sono due cittadini di origine siriana che, secondo pm e giudici, per anni avrebbero portato avanti le attività di una organizzazione dedita alla raccolta e all’invio di denaro alle milizie anti Assad che combattevano in Siria.
A cura di Antonio Palma
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Due uomini sono stati arrestati e condotti in carcere nelle scorse ore a Olbia con la pesante accusa di terrorismo internazionale. Si tratta di due cittadini di origine siriana che, secondo pm e giudici, per anni avrebbero portato avanti le attività di una organizzazione dedita alla raccolta e all’invio di denaro alle milizie anti Assad che combattevano in Siria. Gli arrestati sono stati già condannati a 5 anni e 6 mesi di reclusione dalla Corte di Appello di Sassari per associazione con finalità di terrorismo internazionale.

Nei loro confronti di conseguenza è stato emesso un Ordine di Esecuzione per la Carcerazione da parte dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Sassari che è stato eseguito questa mattina ad Olbia dagli agenti della polizia di stato, in stretto raccordo con la Direzione Centrale Polizia di Prevenzione – Servizio per il Contrasto dell'Estremismo e del Terrorismo Esterno.

Secondo l’inchiesta, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo di Cagliari, i due per anni avrebbero fatto parte di una organizzazione dedita all'hawala con cui effettuavano rimesse di denaro dall'Italia alla Siria in favore delle milizie combattenti siriane di opposizione al regime di Bashar al-Assad. Un comportamento considerato alla stregua di atti di terrorismo in quanto si tratta di formazioni militari che nella loro lotta utilizzano metodi che prevedono l'uso indiscriminato della violenza e accettano gli effetti collaterali della violenza diretta.

L’attività sarebbe andata avanti dal 2014 e fino agli inizi del 2018. Nel corso delle indagini della Digos di Sassari, sono emersi inoltre anche diversi video di esercitazioni militari che i due avrebbero diffuso parallelamente all'attività di finanziamento alle milizie combattenti rivoluzionarie siriane. Nei filmati vi erano anche scene dì guerra con esplosioni con toni trionfalistici per celebrare le forze rivoluzionarie che combattono il regime siriano.

I due arrestati sono stati condotti nel carcere di Bancali dove sconteranno circa 1 anno e sei mesi di reclusione dato che hanno trascorso in cella già alcuni anni in custodia cautelare.

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