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Laurea ad honorem a Fulvio Filace: “Vogliamo giustizia, dal CNR nemmeno una telefonata in 8 mesi”

Il Rettore della Federico II consegna la laurea al giovane ricercatore morto nell’esplosione di un prototipo nell’ambito di un progetto del CNR. La famiglia: “Gli dobbiamo la verità”
A cura di Antonio Musella
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E' stata una cerimonia ricca di commozione e lacrime quella per la laurea ad honorem a Fulvio Filace, consegnata al Politecnico di Napoli dal rettore dell'Università Federico II di Napoli, Matteo Lorito, ai genitori Salvatore Filace e Maria Rosaria Corsaro. Fulvio morì l'estate scorsa insieme ad una sua docente nell'esplosione dell'auto prototipo che stavano guidando sulla tangenziale di Napoli. Una morte assurda avvenuta durante un progetto di ricerca, per Fulvio era l'ultima parte del tirocinio prima di poter discutere la tesi. Il tema della verità sulla morte di Fulvio ha monopolizzato la cerimonia di consegna, dopo 8 mesi sembrano essere pochissimi i passi mossi dalla giustizia sulla morte del giovane. In sala presente anche l'attuale direttrice del CNR che però ha deciso di non rispondere alle domande dei giornalisti, scappando, letteralmente, dalle telecamere.

"Non tornerà indietro, ma gli dobbiamo verità e giustizia"

Maria Rosaria Corsaro è la mamma di Fulvio e durante la cerimonia non ha retto alla commozione. Ma prima ha voluto parlare con i giornalisti per raccontare di suo figlio, ma anche della battaglia che stanno facendo per chiedere verità e giustizia. "La laurea era un atto dovuto, Fulvio aveva finito, gli mancava solo di completare il tirocinio – spiega – Fulvio non potrà tornare indietro, ma noi vogliamo verità e giustizia, vogliamo che sia accertato tutto e chi non ha preso le precauzioni dovute dovrà pagare, ma tutti". I misteri intorno a quella esplosione tragica sono ancora tantissimi. A 8 mesi di distanza la giustizia sembra aver fatto davvero pochi passi in avanti per accertare cosa sia realmente accaduto quel giorno sulla tangenziale di Napoli. "Non sappiamo ancora niente – sottolinea la mamma – stanno ancora indagando, il processo non è ancora iniziato, ancora non hanno ispezionato la macchina che è esplosa, a noi non resta che aspettare. Ma la verità dovrà venire fuori, lo dobbiamo a Fulvio". Anche il padre di Fulvio, Salvatore, lamenta i ritardi, ma resta fiducioso: "Io credo nella giustizia, credo nello Stato, l'ho sempre detto e lo ribadisco" ci dice. Ma nelle parole dei genitori c'è anche amarezza, quella verso il CNR, titolare del progetto di ricerca in cui Fulvio ha trovato la morte. "In 8 mesi non si sono mai fatti sentire – ci dice il papà Salvatore – non so per quale motivo, sarebbe bastata una telefonata, una chiamata, anche per chiedere come stessimo, invece proprio nulla e di questo onestamente sono molto deluso". In sala nel pubblico è presente Bianca Maria Vaglieco, attuale direttrice del CNR di Napoli. E' arrivata in quel ruolo dopo l'incidente che ha portato alla morte di Fulvio. Quando ci avviciniamo per farle qualche domanda preferisce non rispondere e scappare letteralmente davanti alle telecamere. "Purtroppo non siamo noi i titolati a parlare" dice. Gli chiediamo se sia normale che in 8 mesi nessuno del CNR abbiamo contattato i genitori di Fulvio. Niente: "Purtroppo è la sede di Roma che si interfaccia con l'avvocatura dello Stato, sono loro che sanno rispondervi". Ma la direttrice riesce a trovare un momento per parlare con la mamma di Fulvio, una discussione per nulla cordiale come racconta subito dopo la signora Maria Rosaria: "Mi ha detto che per qualsiasi dubbio posso andare da loro, ma cosa gli chiedo? Cosa hanno messo in quella macchina? Gli chiedo come hanno fatto loro, tutti ingegneri, a mettere in una macchina bombole e cavi elettrici? Sarà la procuratrice a chiamarli e dovranno rispondere".

Il Rettore: "Ci costituiremo a processo, siamo parte lesa"

Visibilmente commosso il rettore della Federico II, Matteo Lorito, ha accolto i genitori di Fulvio Filace all'ingresso dell'aula magna del Politecnico di Piazzale Tecchio. "Non ci sono parole per definire quello che è successo – ha detto il rettore – anche io ho un figlio che studia ingegneria, e non è possibile che gli sforzi che noi facciamo per avvicinare gli studenti alla ricerca finiscano così. Noi saremo accanto alla famiglia sempre, perché una cosa del genere è indescrivibile, anche noi abbiamo perso un figlio con la morte di Fulvio". Lorito, che consegnerà poi nelle mani dei genitori di Fulvio la laurea, nel corso di una cerimonia in cui la commozione e il silenzio hanno avuto il sopravvento, annuncia una presa di posizione importante dell'ateneo di Napoli. "Noi ci costituiremo a processo, andremo avanti fino in fondo con la famiglia, anche noi siamo parte lesa, Fulvio è un nostro studente, questo è il punto". La speranza è che la macchina della giustizia riesca a dare una accelerazione al suo iter procedurale per arrivare finalmente al processo che dovrà accertare la cause della morte del giovane studente di San Giorgio a Cremano. Intanto la laurea è una realtà, e come ha ricordato sua mamma: "Oggi Fulvio sarebbe il ragazzo più felice del mondo".

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