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Rapinano un centro diagnostico, ma il colpo finisce in rissa: i passanti li inseguono e li picchiano

Due ladri, dopo aver rapinato il centro diagnostico di Aci Castello, hanno cercato di fuggire con l’incasso ma sono stati bloccati dai passanti che li hanno prima inseguiti e poi picchiati. I malviventi hanno perso la refurtiva, ma sono comunque riusciti a salire sullo scooter per poi scappare.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Non è andato come previsto il piano di due ladri che nella giornata del 16 febbraio avevano tentato una rapina in un centro diagnostico di Aci Castello, in provincia di Catania. Dopo il colpo, i due rapinatori hanno provato a fuggire ma sono stati inseguiti da alcune persone. Una volta raggiunti, è esplosa una vera e propria rissa. 

Durante la colluttazione, i ladri avrebbero perso l'incasso rubato, tentando la fuga in motorino. I due sono stati bloccati dalla folla inferocita e in seguito a una serie di calci, pugni e spintoni, i malviventi sono comunque riusciti a mettersi in fuga, ma senza l'incasso appena rubato.

Prima di riuscire a fuggire facendo perdere le proprie tracce, i ladri sono scesi dallo scooter inizialmente bloccato dai cittadini per picchiare chiunque cercasse di impedire loro di muoversi. Alla fine sono riusciti a speronare i residenti e a fuggire a tutta velocità.

Tra le persone che hanno cercato di bloccare i ladri c'era anche il padre di un medico rapinato. "Andate a lavorare!" ha urlato l'uomo prima che lo scooter riuscisse a superare la folla per mettersi in fuga. Sono ricercati dai carabinieri della compagnia di Acireale e dalla stazione di Aci Castello. Non è chiaro se la folla sia riuscita a recuperare la refurtiva e a consegnarla per intero al medico vittima del furto.

Quello che è certo è che la folla sia riuscita a far desistere i ladri dal tentativo di fuggire con i soldi appena intascati, decidendo di sbarazzarsi del bottino per poi tentare, questa volta con successo, di far perdere comunque ogni traccia per evitare l'arresto. I passanti che sono intervenuti hanno raccontato la loro versione dei fatti alle forze dell'ordine che stanno indagando per consegnare i due malviventi alla giustizia. Anche i filmati girati dai cellulari di alcune persone sono stati consegnati alle autorità.

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