88 CONDIVISIONI

“Aiuto, sono caduti di sotto”, le terribili chiamate al 112 dopo il crollo del pavimento alle nozze

Pianti e urla e le richieste di aiuto ai soccorritori, è quello che si sente negli audio delle telefonate di emergenza fatte dagli invitati al banchetto di nozze a Pistoia in quei terribili momenti in cui è crollato un solaio all’ex convento Giaccherino facendo precipitare di sotto decine di persone.
A cura di Antonio Palma
88 CONDIVISIONI
Immagine

"Aiuto, c’era un matrimonio, sono caduti di sotto. Servono molte ambulanze", sono le concitate richieste di aiuto al 112 da parte degli invitati al banchetto di nozze all’ex convento Giaccherino a Pistoia dove sabato sera 13 gennaio il pavimento è improvvisamele crollato facendo precipitare di sotto decine di persone, tra cui gli stessi neo sposi, rimaste ferite. Quelle terribili richieste di aiuto sono state registrate negli audio della centrale operativa del numero unico delle emergenze che poi ha attivato la macchina dei soccorsi, mobilitando vigili del fuoco e ambulanze.

“Ha ceduto il solaio, stavano ballando in pista e sono andati tutti giù” si sente nella voce concitata di uno dei presenti che tra i primi ha telefonato al 112 chiedendo soccorsi sanitari e anche l’invio dei vigili del fuoco. “C’è tutta una nebbia” ha spiegato l’uomo all’operatore che gli chiedeva se vi fossero persone ferite e coscienti. Pianti e urla si sentono invece da un’altra telefonata di emergenza fatta da una invitata che in quei terribili momenti aveva chiamato il 118. “Mandate più ambulanze possibili ci sono almeno 30 persone cadute e non tutte rispondono” è la richiesta di aiuto fatta con evidente voce strozzata dalla paura.

Decine le persone che sono state poi soccorse e trasportate nei vari ospedale della zona ma fortunatamente solo pochissime di loro hanno avuto bisogno di un ricovero e nessuno è in gravi condizioni. “Una tragedia sfiorata. Per la gravità di quanto successo è andata più che bene" ha confermato a La Nazione il direttore del pronto soccorso di Pistoia, il dottor Mirco Donati, aggiungendo: “La maggior parte delle persone in Pronto Soccorso erano giovani. Visto il volo che hanno fatto nel vuoto posso dire che è andata bene perché nessuno è stato ricoverato in pericolo di vita. Senza contare che non c’era nessuno al piano inferiore dove è avvenuto il crollo".

Immagine

Le urla e la paura, gli sposi: "C’era tanto sangue"

“C’era tanto sangue. Quando ho iniziato a capire mi sono messo a urlare chiamando Valeria, mia moglie. Non rispondeva e sembrava scomparsa. Ho temuto che fosse stata sepolta dalle macerie” ha raccontata al Corriere della Sera lo sposo, Paolo Mugnaini, che fortunatamente poi ha ritrovato la sua Valeria Ybarra in buone condizioni ed entrambi sono stati dimessi poco dopo il ricovero.

Sei i feriti in codice rosso e una trentina le persone con fratture e ferite varie. Nelle ore successive, però, quasi tutti gli invitati alle nozze sono stati dimessi riportando solo contusioni ed escorianti, compresi i due sposini. In ospedale sono rimate solo tre donne, una giovane incinta e per questo ancora in osservazione, e altre due giovani che hanno riportato fratture agli arti. Una è all'ospedale fiorentino di Careggi, una a Prato e la terzo a Lucca. Complessivamente, secondo quanto appreso, sono una quindicina i feriti ricoverati negli ospedali a seguito del crollo.

Immagine

Le indagini della procura sul crollo del solaio

Sul crollo del solaio all’ex convento Giaccherino la Procura della Repubblica di Pistoia ha aperto un fascicolo di indagine e posto sotto sequestro la struttura. L’ipotesi di reato è di lesioni colpose e omissione di lavori necessari a rimuovere i pericoli ma al momento non vi sono indagati e il fascicolo è a carico di ignoti. Per cercare di ricostruire le cause che hanno portato al crollo del solaio ci sarà bisogno di una serie di perizie sull’immobile antico e ristrutturato circa dieci anni fa.

"Quello era il punto più solido del convento, tanto è vero che non vi è stato fatto alcun intervento durante la ristrutturazione. Sotto ci sono delle volte antiche, quelle del refettorio. Non capisco come volte così abbiano potuto cedere" ha rivelato al Tirreno l'imprenditore edile che ristrutturò il convento.  "Non so perché stavano ballando lì? C’è un salone di cinquecento metri quadrati che viene sempre usato per quello e invece stavano ballando proprio lì, in quella saletta" ha aggiunto l'uomo.

.

88 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views