Parcheggiatori abusivi e ormeggi a Napoli, blitz anti-camorra a Fuorigrotta e Chiaia: colpiti Troncone e Frizziero

Blitz anti-camorra a Fuorigrotta e Chiaia. Sono 24 gli indagati destinatari di misure cautelari.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Blitz anti-camorra questa mattina a Napoli contro i clan di Fuorigrotta e Chiaia, zona Torretta. Decapitati i gruppi Troncone e Frizziero. Sono 24 gli indagati destinatari di misure cautelari, disposte dal Gip del Tribunale di Napoli. La maxi-operazione dei carabinieri è scattata alle prime luci dell'alba di oggi, martedì 15 aprile 2025. Duro colpo a due clan partenopei. Nel mirino anche le attività sui parcheggiatori abusivi e gli ormeggi.

Maxi-operazione dei carabinieri, 24 indagati

Dalle prime luci dell’alba i carabinieri del Comando Provinciale di Napoli stanno eseguendo una misura cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta della DDA, Direzione Distrettuale Antimafia, partenopea – pm Prisco, procuratore aggiunto Amato – a carico di 24 indagati. Tra gli indagati anche i vertici dei due clan Troncone e Frizziero.

Sono ritenuti gravemente indiziati di appartenere a due organizzazioni di tipo mafioso, quelle dei Troncone e dei Frizziero, operanti nei quartieri occidentali del capoluogo e a Chiaia, dedite al traffico di sostanze stupefacenti, alla detenzione di armi, alle estorsioni ed al contrabbando di TLE, i tabacchi lavorati.

Decapitati i clan Troncone e Frizziero

Le indagini della Procura sono delegate ai carabinieri del comando provinciale di Napoli. I militari dell'Arma hanno notificato questa mattina 15 misure di custodia cautelare in carcere e 6 arresti ai domiciliari. Notificate anche 3 misure interdittive dell'attività imprenditoriale, una delle quali riguarda un agente della polizia penitenziaria. Gli indagati sono gravemente indiziati di appartenere a due organizzazioni di tipo mafioso, riconducibili alle famiglie camorristiche “Troncone” e “Frizziero”, rispettivamente operanti nei quartieri napoletani di Fuorigrotta e Chiaia (zona Torretta) e dedite al traffico organizzato di sostanze stupefacenti, alla detenzione di armi, alle estorsioni ed al contrabbando di T.L.E.

Le indagini dei carabinieri e dell'Antimafia

Le indagini, condotte dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli e coordinate dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia, hanno documentato la piena operatività dei due clan nei quartieri occidentali del capoluogo campano. Sono stati ricostruiti numerosi episodi estorsivi, non solo nei confronti di esercizi pubblici ma anche nei riguardi di persone dedite allo svolgimento di attività illecite (spaccio di sostanze stupefacenti , contrabbando di tabacchi lavorati esteri e parcheggiatori abusivi). Le indagini hanno documentato il versamento, con cadenza settimanale, di somme di denaro a titolo di “controprestazione” per l’esercizio delle relative attività illecite sul territorio.

Le mani della camorra sugli ormeggi a Nisida

Nel corso delle indagini, svolte tra il 2020 e il 2023, è stato anche dimostrato da parte del clan “Troncone” il reimpiego dei proventi delle attività di contrabbando e di spaccio di sostanze stupefacenti nell’acquisto di natanti, questi ultimi intestati fittiziamente e poi noleggiati attraverso una società di Nisida.

Per queste imbarcazioni il GIP di Napoli ha emesso un provvedimento di sequestro preventivo, disponendo anche il divieto di esercizio dell’attività imprenditoriale nei confronti della titolare della società e del marito, che aveva agito quale intermediario. Le indagini svolte hanno consentito di accertare anche l’ingresso occulto e l’utilizzo di telefoni cellulari in alcune strutture detentive, a mezzo dei quali i vertici dei clan avrebbero impartito disposizioni per la gestione degli affari illeciti.

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