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Lee Jae-myung, leader dell’opposizione sudcoreana, accoltellato al collo: il video dell’attacco

L’aggressione al leader dell’opposizione sudcoreano Lee Jae-myung mentre era in visita nella città portuale meridionale di Busan: un uomo, che è stato poi arrestato, l’ha accoltellato al collo davanti a una folla di giornalisti. Non sarebbe in pericolo di vita.
A cura di Ida Artiaco
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Una coltellata al collo tra la folla di giornalisti. Choc in Corea del Sud dove il leader dell'opposizione Lee Jae-myung è stato aggredito durante una visita nella città portuale meridionale di Busan ed ora è ricoverato in gravi condizioni all'ospedale di Seul, dove è stato trasportato in elicottero.

Lee è stato pugnalato sul lato sinistro del collo da un uomo tra i 50 e i 60 anni d'età, che è stato in seguito fermato dai presenti e poi arrestato sul posto, mentre visitava il cantiere di un aeroporto. Era circondato da giornalisti che gli stavano facendo domande. L'aggressore, che indossava una corona di carta con il nome di Lee, si è fatto spazio tra la folla e si è avvicinato fingendosi un suo sostenitore prima di colpirlo.

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Il tutto è stato ripreso dalle tv locali, che hanno immortalato anche gli attimi immediatamente successivi all'aggressione: nei video in questione si vede il politico cadere a terra, circondato da persone che cercano di soccorrerlo e con un fazzoletto fanno pressione sulla parte di collo colpita. Sottoposto ad un intervento chirurgico dopo il trasferimento all'ospedale di Seul, non sarebbe in pericolo di vita.

"È stato confermato il danno alla vena giugulare interna", ha dichiarato Kwon Chil-seung del Partito Democratico a Seul. Lee "è attualmente ricoverato nel reparto di terapia intensiva e si sta riprendendo", ha precisato.

Il presidente sudcoreano conservatore Yoon Suk-yeol ha espresso "profonda preoccupazione per la sicurezza di Lee Jae-myung dopo aver appreso dell'attacco", ha riferito il portavoce presidenziale Kim Soo-kyung. "Yoon ha sottolineato che la nostra società non dovrebbe mai tollerare questo tipo di atti di violenza, indipendentemente dalle circostanze", ha aggiunto Kim.

Proprio contro di lui Lee, leader del partito democratico (Deominju), aveva perso alle elezioni presidenziali del 2022. Ex operaio bambino, ha evitato un arresto a settembre quando un tribunale ha respinto la richiesta di metterlo in custodia in attesa del processo per varie accuse di corruzione. È ancora sotto processo in relazione al caso di un'azienda sospettata di aver trasferito illecitamente 8 milioni di dollari alla Corea del Nord.

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