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Un giorno coi Frati rinnovati di Napoli: vivono in vecchi vagoni di treno e in totale povertà

A Napoli dal 1976, i Frati minori rinnovati vivono tra Capodimonte, Miano e Scampia, in un convento fatto di vecchi vagoni ferroviari dismessi. Una vita vissuta nel segno di San Francesco, fatta di povertà, provvidenza, preghiera, studio e assistenza ai più bisognosi.
A cura di Luca Leva
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Si trovano tra Capodimonte, Miano e Scampia, vivono all'interno di vecchi vagoni dismessi dalle ferrovie dello stato, sistemati su un terreno messo a disposizione da un benefattore. Si tratta dei Frati Minori rinnovati, arrivati a Napoli nel 1976. Una realtà che Fanpage.it ha deciso di raccontare.

La scelta di vivere all"interno di vecchi vagoni di ferro ce la spiega Fra Carlo, il più anziano della comunità: "L'esperienza dei vagoni, in realtà, nasce a Palermo. È uno stile scelto per la povertà ma anche per la velocità. Quando siamo arrivati qui c'era solo un prefabbricato e i vagoni rappresentavano lo strumento più veloce per mettere in piedi il prima possibile il convento"

Il convento si divide in due aree, ma solo una è accessibile ai visitatori. “L’area della clausura è riservata a noi – spiega Fra Massimiliano, il frate guardiano della comunità – è il posto dove troviamo un po’ più di silenzio, lontani dalle voci e dai rumori esterni”

Nell’area cosiddetta di "foresteria", invece, arrivano persone per confessarsi, per farsi accompagnare spiritualmente o anche semplicemente per incontrare i frati. "Molti vengono anche a chiedere del cibo  – spiegano – quindi cerchiamo di dare un sostegno a 360 gradi. Noi viviamo di provvidenza e non abbiamo alcun rapporto con il denaro. Riceviamo solo offerte in cibo e tutto quello che non serve al nostro sostentamento lo redistribuiamo diventando a nostra volta strumento di provvidenza"

La giornata dei frati, scandita da orari molto precisi, inizia alle 6.30 del mattino con due ore di preghiera e termina all'una di notte con l'ultima preghiera. Nel mezzo altre ore di preghiera, studio, lavoro e attività esterne. "Ogni frate è un mondo a se – sottolinea fra Massimiliano – ognuno ha le sue attività, dentro e fuori il convento, oltre alla vita comunitaria che svolgiamo insieme tra preghiera, confessioni e lavori dal svolgere per la gestione del convento. Anche se questo luogo sembra lontano dal centro ci troviamo a pochi passi da Scampia, che è diventato anche un po' il luogo della nostra missione. Andiamo spesso a visitare le famiglie più povere, principalmente nelle Vele, donando loro un sostegno spirituale e a volte anche materiale, nei limiti delle nostre possibilità"

Una vita vissuta nel segno di San Francesco, in una dimensione spazio-temporale che sembra lontana anni luce dal caos e dai tempi di una città caotica come Napoli. Eppure questi frati non vivono in un mondo a parte. "Abbiamo anche un account Instagram ed una pagina Facebook – ci dice orgoglioso fra Massimiliano – per noi la comunicazione è importantissima, non potremmo farne a meno"

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