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Vendevano vestiti e accessori falsi in diretta sui social: Gdf interviene nella live e sequestra 500 capi

La Guardia di Finanza di Siracusa ha identificato e denunciato due persone che, in diretta streaming sui social network vendevano vestiti e scarpe di prestigiosi marchi nazionali ed esteri contraffatti a prezzi inferiori rispetto a quelli di mercato. Gli uomini delle Fiamme Gialle hanno sequestrato oltre 500 capi.
A cura di Eleonora Panseri
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La Guardia di Finanza di Siracusa ha identificato e denunciato tre persone, marito, moglie e un'amica, che in diretta streaming sui social network pubblicizzavano e vendevano vestiti e scarpe di prestigiosi marchi nazionali ed esteri contraffatti a prezzi inferiori rispetto a quelli di mercato.

Le persone coinvolte, come riferiscono gli uomini delle Fiamme Gialle, avevano organizzato tra le mura domestiche dei veri e propri mercatini telematici, fenomeno molto diffuso sui social, durante i quali mostravano un ampio campionario di abiti e accessori di note case di moda italiane ed internazionali, prendevano gli ordini dei clienti e, pur di aumentare le condivisioni dei post, pianificavano un’estrazione a sorte che consentiva ai followers più attivi la vincita di giubbotti e scarpe.

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L'operazione della Guardia di Finanza

Questa volta, però, tra i followers che assistevano alla diretta, c’erano anche i Finanzieri che, dopo aver ottenuto l’autorizzazione a procedere dalla Procura della Repubblica, si sono presentati davanti alla porta dei tre che hanno immediatamente interrotto il collegamento tra l’incredulità degli acquirenti che assistevano all’evento streaming. Anche nei loro riguardi, fanno sapere i Finenzieri, saranno comunque effettuati i dovuti accertamenti.

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Durante le perquisizioni sono stati sequestrati oltre 500 capi di abbigliamento contraffatti e i responsabili delle vendite illegali sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per violazione delle norme che tutelano il marchio d’impresa.

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"Tali fenomeni, oltre a costituire un freno alla crescita e allo sviluppo del sistema economico, sono spesso associati allo sfruttamento della manodopera, all’utilizzo di coloranti e materiali potenzialmente tossici e a gravi forme di evasione dei tributi, che generano consistenti profitti per la criminalità organizzata. – si legge nel comunicato diffuso dalle Gdf – Contrastare la diffusione di prodotti non conformi rispetto agli standard di sicurezza significa anche garantire una protezione efficace dei consumatori e un mercato competitivo dove gli operatori economici onesti possano beneficiare di condizioni eque di concorrenza".

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