261 CONDIVISIONI

“Andiamo a fare i criminali”, in moto si filmano a 230 km in strada: rischiano 20mila euro di multa

Quattro motociclisti veneti sono stati identificati dai carabinieri e denunciati a piede libero per il reato di gareggiamento dopo aver pubblicato un video online in cui corrono a folle velocità sorpassandosi a ripetizione tra di loro in Trentino.
A cura di Antonio Palma
261 CONDIVISIONI
Immagine

Sfrecciando a 230 km in strada avevano dato vita una vera e propria competizione, sorpassandosi a ripetizione tra di loro a folle velocità, incuranti degli altri automobilisti di passaggio. Il tutto filmandosi e pubblicando poi il video online, che è finito sui social col titolo "Andiamo a fare i criminali in val di Cembra". Per questo quattro motociclisti veneti sono stati identificati dai carabinieri e denunciati a piede libero per il reato di gareggiamento.

I fatti contestati risalgono al giugno scorso e sono avvenuti sulle strade della provincia di Trento. Secondo i carabinieri, i quattro spericolati motociclisti sarebbero partiti dal Veneto con l'intento di gareggiare in strada a suon di sorpassi per tutto il percorso dalla Val d’Adige sino a raggiungere il Comune di Castello Molina di Fiemme. A incastrarlo lo stesso video che uno di loro ha registrato con una “action cam” installata sul casco e pubblicato online.

Immagine

Nel filmato si vedono doppi e tripli sorpassi al limite e velocità elevatissime anche nei centri abitati che avrebbero potuto mettere a rischio le persone che in quel momento stavano viaggiando in strada. Il video aveva subito creato indignazione nella comunità locale e molti commenti negativi tanto che era stato rimosso qualche giorno dopo la pubblicazione dallo stesso autore.

Il filmato però era stato già segnalato ai carabinieri della Stazione di Segonzano, che lo hanno poi girato ai colleghi del Nucleo Operativo della Compagnia di Cavalese che hanno avviato le indagini del caso. Al termine dell’attività investigativa, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Cavalese quindi hanno individuato i 4 bikers e li hanno deferiti alla Procura della Repubblica di Trento.

Immagine

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, i quattro non si sarebbero limitati a correre ma all’imbocco di una galleria, sulla Statale 612, si sarebbero fermati in mezzo alla carreggiata per fermare altri motociclisti provenienti dalla parte opposta e chiedere se ci fossero forze di polizia. Chiedevano se c’erano “gli sbirri” in strada e alla risposta negativa sarebbero ripartiti a velocità estreme.

Se condannati, rischiano da sei mesi ad un anno e una multa da 5.000 a 20mila euro, oltre alla sospensione della patente da uno a tre anni e il sequestro delle motociclette.

261 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views