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L’arrivo degli ultras a Napoli scoperto solo due ore prima: le mancate comunicazioni dalla polizia tedesca

Ieri sera la Polizia ha arginato la “sfilata” dei tifosi dell’Union Berlino: piano di controlli approntato in urgenza, perché il loro movimenti non erano stati segnalati.
A cura di Nico Falco
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Il questore di Napoli Maurizio Agricola
Il questore di Napoli Maurizio Agricola

Tra la Polizia italiana e quella tedesca c'è stato un deficit di comunicazione, l'arrivo degli ultras dell'Union Berlino sul treno da Roma è stato scoperto soltanto un paio d'ore prima che raggiungessero piazza Garibaldi. Un "feedback non completo", così lo ha definito il questore Maurizio Agricola, espressione elegante che cela una realtà più complicata: le autorità tedesche avevano sì comunicato che per la partita tra Napoli e Union Berlino erano stati venduti oltre 2mila biglietti, ma erano state, si potrebbe dire, piuttosto vaghe sulle modalità di arrivo dei tifosi: in autobus, in treno, in aereo, senza informazioni precise sui gruppi di ultras più "problematici" come quelli che ieri sera sono scesi in corteo nel centro di Napoli.

La situazione di oggi è chiaramente monitorata in modo capillare e continuo: in campo 900 operatori per il piano di controlli per tutta la giornata, massima attenzione anche per appuntamento che, come si legge in un volantino, si sarebbero dati i tifosi tedeschi, con incontro alle 13 in piazza Municipio; la stazione della Linea 1 resterà chiusa dalle 13 alle 18.

Gli ultras dell'Union Berlino a Napoli: 11 arresti

Ieri i tifosi tedeschi sono stati "intercettati" soltanto in serata, quando già stavano salendo su un regionale per Napoli: segnalazioni dei poliziotti della Polfer, che li avevano riconosciuti nelle stazioni di Roma. Da quel momento è partito praticamente un conto alla rovescia: meno di due ore e mezza per organizzare e mettere in campo un piano di contenimento e per arginare i danni. Perché, a quel punto era già chiaro, si stavano muovendo in modo coordinato e con tutta probabilità non si sarebbero fermati negli alberghi.

Dopo l'arrivo in piazza Garibaldi, e dopo le prime rimostranze davanti ai poliziotti che hanno cercato di farli subito arrivare agli alberghi della zona dove avevano prenotato, sono di nuovo scesi in strada: gruppetti che si sono compattati per formare il corteo che ha cercato di sfilare per tutto il centro cittadino, arginato e respinto dalla Polizia di Stato: bilancio finale, 11 arresti. E scontro impedito con un gruppo di un'ottantina di tifosi napoletani che, nel frattempo, erano anche loro scesi in strada e sono stati intercettati dagli agenti nei pressi di via Duomo.

Gli scontri di quelle ore sono stati immortalati nei video finiti sui social; in una delle immagini, evidentemente pubblicate dai tifosi tedeschi, si vede un gruppetto di ultras in felpa bianca, la "divisa" che hanno indossato ieri per il corteo, mentre mostra come un trofeo un casco della Polizia di Stato, strappato a qualche agente poco prima.

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Il deficit comunicativo con la Polizia tedesca

C'è una premessa da fare: non è possibile impedire la libera circolazione sul territorio di cittadini, che possono spostarsi anche in occasione di una partita di calcio. Non si può, quindi, bloccare tout court un corteo ma, come ha appunto fatto ieri la Polizia di Stato, si può solo "scortarlo" per arginare i danni ed intervenire in caso di episodi di violenza. Come era successo anche quando era stata la volta dei tifosi dell'Eintracht Francoforte, che erano passati dal corteo alla devastazione.

Il questore Agricola, in conferenza stampa, ha ribadito di ritenere quello di ieri sera un buon risultato, che si è tradotto negli 11 arresti e nell'aver impedito che le due tifoserie entrassero in contatto, evitando quindi una guerriglia urbana nel centro di Napoli. Ribadendo che non è sempre facile monitorare i flussi di tifosi, perché questi si possono spostare con aerei, treni e autobus organizzati ma anche con minivan e automobili private, il Questore ha spiegato che con gli omologhi tedeschi "non c'è stata una forte collaborazione":

La partita non era considerata ad alto rischio, ma a Berlino qualcosa tra i tifosi era già successo, quindi l'arrivo di 2.380 persone crea un'attenzione maggiore. Questa sera in campo per l'ordine pubblico ci saranno circa 900 operatori. Avevamo notizie sull'arrivo degli ultras e su possibili punti di incontro, ma non c'è stata una forte collaborazione: non abbiamo avuto grande informazione sul flusso e sugli arrivi.

Non abbiamo avuto un feedback completo che ci avrebbe consentito di fare un certo tipo di servizio. Avevamo chiesto di sapere quando sarebbero partiti, da dove e come sarebbero arrivati. I flussi non sono sempre monitorati completamente, i tifosi possono arrivare in aereo a Napoli, a Roma e poi spostarsi, anche direttamente da Berlino.

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