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Omicidio Saman Abbas

Saman Abbas, il padre Shabbar è arrivato in Italia. L’avvocato Iannuccelli: “Sarà un autunno caldo”

È arrivato nella notte in Italia il padre di Saman Abbas, Shabbar, dopo il via libera all’estradizione da parte del Pakistan. Resterà a Rebibbia prima di essere trasferito in Emilia. L’avvocato Iannuccelli: “Autunno caldo in vista del 20 ottobre, data dell’ultima udienza del processo per l’omicidio della 18enne”.
A cura di Ida Artiaco
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Shabbar Abbas è arrivato in Italia. Il padre di Saman, la 18enne di origine pakistana scomparsa e poi trovata cadavere lo scorso novembre nei pressi di un casolare di Novellara, è arrivato a Roma. L'uomo ha viaggiato a bordo di un Falcon 900 dell'Aeronautica militare. Partito da Islamabad, l’aereo con a bordo anche personale del servizio per la cooperazione internazionale di polizia della direzione centrale della polizia criminale insieme ai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Reggio Emilia, è atterrato poco dopo la mezzanotte a Ciampino.

Shabbar si fermerà prima nel carcere di Rebibbia a Roma e poi verrà trasferito in Emilia, dove è in corso il processo per l'omicidio della ragazza, in cui proprio Shabbar è imputato insieme al fratello Hasnain Danish, ai nipoti Nomanulhaq Nomanulhaq e Ijaz Ikra, e alla moglie Nazia, unica ancora latitante.

Ieri il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, aveva annunciato che l'uomo era in viaggio verso l'Italia dopo il via libera all'estradizione arrivato dalle autorità di Islamabad, dove era stato arrestato e dove era detenuto, definendolo un "risultato importantissimo".

Saman Abbas
Saman Abbas

"Sarà un autunno caldo perché ci sarà un rush finale molto faticoso, in vista dell'ultima udienza del processo per l'omicidio di Saman, in programma per il prossimo 20 ottobre", ha commentato a Fanpage.it l'avvocato Barbara Iannuccelli, per la quale "è necessario arrivare al pronunciamento di una sentenza prima che scadano i termini processuali".

Iannuccelli, che nel processo per l'omicidio di Saman è una degli avvocati del fidanzato, Saqib Ayub, ha anche spiegato quali saranno i prossimi step in programma nell'aula della Corte d'Assise di Reggio Emilia.

"L'8 settembre – ha spiegato la legale – è una udienza importante perché ci sarà l'audizione del fratello minore di Saman, che è il testimone oculare che già durante l'incidente probatorio aveva affermato di aver visto lo zio mettere una mano sulla bocca di Saman. Al di là delle immagini delle telecamere, importantissime per comprendere questa vicenda, c'è anche un occhio umano, che è quello di questo ragazzo, che si troverà davanti il padre dopo molto tempo e non credo se lo aspettasse. Il che potrebbe creare qualche difficoltà".

Sempre a inizio settembre verrà sentito anche Saqib: "Non dimentichiamo che è un ragazzo di 20 anni a cui hanno ucciso la donna che amava. Purtroppo anche lui avrà la sorpresa di guardare negli occhi Shabbar Abbas", ha aggiunto Iannuccelli che ha infine ricordato che "ci sarà anche il deposito della relazione finale da parte della dottoressa Cattaneo, che ha già accertato la morte di Saman per strozzamento, con l'esclusione di strumenti come corde e cinghie, ma pare a mani nude. Infine, ci sarà da chiarire lo snodo degli orari delle telecamere. La difesa dello zio Danish punta molto su questa discrasia temporale tra l'orario dei filmati delle telecamere e quello che risulterebbe dagli orari dei tabulati telefonici. Si tratta di un avanzamento di 10 minuti rispetto all'orario che metterebbe al ripario il su cliente da un coinvolgimento nell'omicidio di Saman, dal momento che ha dichiarato di averla trovata già morta e che a compiere l'omicidio è stata la madre della ragazza, Nazia. Vedremo cosa succederà".

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