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Palermo, le fiamme divorano una bara durante la veglia funebre: “Spezza il cuore”

A Palermo gli incendi non hanno risparmiato neanche una veglia funebre, avvolgendo una bara all’interno di una casa, come racconta un residente.
A cura di Roberto Chifari
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Nel giorno degli incendi che hanno devastato la Sicilia, una palazzina è stata divorata dalle fiamme in largo delle Petralie, nel quartiere Borgonuovo a Palermo. In quel momento, un gruppo di persone erano riunite in preghiera attorno alla salma di un uomo anziano, deceduto in ospedale nei giorni scorsi, e riportato a casa per la veglia funebre.

Due persone che risiedevano all'interno sono riuscite a mettersi in salvo, ma per la salma non c'è stato nulla da fare. In un video di pochissimi secondi, diventato virale, si vede un giovane scappare dall'immobile andato a fuoco e poi si sente una donna urlare. Tanto fumo, detriti e fiamme altissime. Il rogo in pochi minuti ha divorato ogni cosa al suo passaggio, alimentato anche dal forte vento di scirocco. L'incendio ha interessato l’intera palazzina dichiarata subito dopo inagibile dagli stessi Vigili del Fuoco giunti sul posto. La bara, insieme al resto della palazzina, è stata completamente avvolta dal fuoco; oggi rimane una macchia nera sulla facciata. "Qualcosa di drammatico, qualcosa che a raccontarlo spezza il cuore", racconta un residente del luogo.

Le case sono state abbandonate da chi è riuscito a scappare. I residenti da tre giorni non possono accedere alle loro case e non sanno quando e se potranno tornare nei loro appartamenti . Le fiamme, partite dalle colline di fronte il quartiere, hanno devastato boschi, zone collinari, parchi e centri abitati. A Borgonuovo ci sono scene di guerra, con auto completamente avvolte dalle fiamme, magazzini distrutti e alcune palazzine interessate dalle fiamme. "Le fiamme ci hanno avvolto in pochissimo tempo – raccontano alcuni residenti – è successo tutto nel giro di pochissimi minuti. Non abbiamo visto nulla, se non tanto fumo e fiamme altissime".

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Gli incendi ancora non sono stati del tutto domati, ma gli ultimi focolai soprattutto sul fronte della discarica di Bellolampo sono sotto controllo, grazie al lavoro incessante di un Canadair e degli operai della Rap, la società di gestione dei rifiuti a Palermo, che lavorano incessantemente da oltre 48 ore, e dei Vigili del Fuoco sul posto con numerose squadre. Gli ultimi due giorni sono stati difficili per le operazioni di spegnimento e perché secondo una primissima stima fatta dalla Protezione civile siciliana, i roghi che hanno devastato l’Isola hanno causato oltre 60 milioni di euro di danni.

A questi bisogna aggiungere gli oltre 200 milioni di euro, quantificati dagli Ispettorati provinciali dell’Agricoltura, per l’eccezionale ondata di calore e gli altri danni, in fase di determinazione, per la distruzione di produzioni e strutture agricole a seguito degli incendi. Secondo il report elaborato dal Corpo forestale della Regione, i roghi in Sicilia sono stati 338. Incendi che hanno visto impiegati 4.585 uomini e donne tra personale in divisa e lavoratori forestali, con 748 mezzi antincendio utilizzati. Ventisei gli interventi di velivoli nazionali e 53 quelli degli elicotteri regionali, con oltre 1.300 lanci. Attualmente, la superficie boscata incendiata è di 693 ettari, quella non boscata di 3 mila ettari. Altre 18 mila operai sono stati messi in campo dal dipartimento dello Sviluppo rurale per la pulizia dei boschi e a presidio e supporto delle attività del Corpo forestale.

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