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“CasaPaese”, il borgo calabrese che ospita le persone con demenza: “Spazi terapeutici”

Fanpage.it ha visitato uno spazio che si occupa di accogliere le persone con demenza, accompagnandole nella loro quotidianità. Si trova in Calabria e si chiama “CasaPaese”
A cura di Pasquale Zumbo
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Nel cuore della Calabria, a 840 metri sopra il livello del mare, in provincia di Catanzaro, sorge il Comune di Cicala. Per raggiungerlo bisogna attraversare boschi e valli incontaminate. Alla fine di una lunga scalata, si giunge in un borgo dove vivono meno di 900 persone. Tra queste, dal 1° aprile ci sono anche i nove ospiti di CasaPaese, una struttura innovativa che accoglie persone con demenza, nata grazie all’impegno dell’associazione Ra.Gi. e della sua presidente Elena Sodano, giornalista che un
giorno ha deciso che il suo sogno era aiutare le persone.

«CasaPaese è una casa in cui un massimo di 16 persone con demenza possono vivere la loro vita in maniera libera, normale e naturale», afferma Elena Sodano . «I nostri sono degli spazi terapeutici, nel senso che la persona con demenza viene accompagnata dagli operatori e, piano piano, riconosce l’ambiente in cui viene portato».

La residenza nasce da un sogno, ovvero quello di ricreare un ambiente familiare attorno alle persone con demenza, senza doverle confinare in un letto o in una stanza, regalando loro una quotidianità capace di legarsi a ricordi del passato. Appena entrati, ecco l’edicola, con i quotidiani e le riviste del giorno, l’Ufficio Postale con la cassetta delle lettere e la sedia del Barbiere con tanto di vetrina stracolma di tutti gli strumenti, per una rasatura perfetta o un bel taglio di capelli. Una volta a settimana, la postazione diventa attiva e un vero barbiere serve gli ospiti di CasaPaese. Perché esser ben vestiti e in ordine è una cosa importante. Qui dei camici non vi è neppure l’ombra. Ogni stanza ricrea un diverso ambiente esterno. Così troviamo il viale con le stanze che sembrano case di un antico paese, il Tabacchino, la Farmacia, ma anche la trattoria, la sala Cinema e alla Bottega di Leonetto.

«Grazie a delle stimolazioni che vengono fatte – spiega Elena Sodano –  queste persone possono tranquillamente pesare i pomodori, pesare le melanzane, fare la spesa, andare in farmacia dove, all’interno di alcune bacheche, ci sono gli scatoli di farmaci a loro conosciuti. Tutti gesti che poi possono replicare nella realtà, magari facendo davvero la spesa». La bellezza di CasaPaese è però tutta negli occhi di chi vive con gioia e serenità questa nuova realtà.

E così la signora Elena, nella residenza assieme al figlio Paolo, sorride, fa la spesa e mette in ordine, il signor Aiello si alza prestissimo pensando di impastare la malta, mentre Enrica, tutta di giallo vestita, canta “nel blu dipinto di blu”. Qui c’è un cortile dove fare lo spuntino quando la giornata lo permette, si organizza di pomeriggio l'aperitivo o la serata della pizza. La colazione è sempre servita all’Antico Bar Italia.

Ma come prende forma questo sogno? Da un bando comunale per una manifestazione d’interesse per la struttura che oggi ospita la residenza, nasce CasaPaese. Il progetto ad aver vinto risulta quello della Ra.Gi. ma non ci sono i soldi per ristrutturarlo. Così, viene lanciata una campagna di crowdfunding con obiettivo 100mila euro e senza un termine. Tutta l’Italia si innamora del progetto e oltre ai soldi arriva molto di più: arredi, scenografie, elettrodomestici e tanto altro. E per ringraziare i donatori, lo staff dedica loro una via o un locale realizzato.

«Non riuscivo a credere a quel che stava accadendo – racconta la presidente dell’associazione Ra.Gi. "Tir carichi di qualunque cosa arrivavano fin qui da noi componendo, un pezzo dopo l’altro, questo meraviglioso puzzle che abbiamo chiamato CasaPaese». Adesso i colori, i sorrisi e l’allegria di CasaPaese hanno contagiato Cicala, questo piccolo Comune che è ben presto divenuto il “borgo amico delle demenze”.

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