Arrestato in Colombia il camorrista Emanuele Gregorini, tra i referenti della mafia lombarda: era latitante da mesi

Nella giornata di ieri, lunedì 17 marzo, è stato arrestato in Colombia il latitante Emanuele Gregorini, destinatario di una ordinanza di custodia cautelare in carcere per partecipazione a organizzazione mafiosa nell’inchiesta Hydra della Dda di Milano.
A cura di Giulia Ghirardi
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Nella giornata di ieri, lunedì 17 marzo, è stato arrestato in Colombia, a Cartagena de Indias, il latitante Emanuele Gregorini, destinatario di una ordinanza di custodia cautelare in carcere per partecipazione a organizzazione mafiosa nell'inchiesta Hydra della Dda (Direzione Distrettuale Antimafia) di Milano. L'uomo, come si legge in una nota firmata dal procuratore Marcello Viola, "è ritenuto uno degli esponenti di spicco del sodalizio mafioso quale referente della componente camorrista del cosiddetto sistema mafioso lombardo".

Secondo le prime informazioni disponibili, Gregorini, arrivato in Colombia lo scorso 2 febbraio da Panama, sarebbe stato rintracciato in un appartamento preso in affitto. L'esecuzione della misura è stata resa possibile "grazie alla cooperazione internazionale di polizia, con il coordinamento dell'Unità 1-Can dello Scip (Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia) e dell'Esperto per la Sicurezza a Bogotà", ha dichiarato la procura di Milano in una nota ufficiale. "Determinante è stato il contributo investigativo del Nucleo investigativo dei carabinieri di Milano, che ha avviato le attività di ricerca, localizzazione e monitoraggio del latitante fino alla sua cattura da parte delle forze di polizia colombiane".

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Il latitante, tra i 153 ricercati per i quali la Dda di Milano aveva emesso mandati di arresto alla fine del 2023 nell’ambito dell’indagine Hydra, è ritenuto essere uno degli esponenti di spicco del sodalizio mafioso in qualità di referente della componente camorrista del sistema mafioso lombardo. Nel corso delle investigazioni sarebbero, infatti, emersi dei collegamenti con soggetti legati direttamente alla ‘ndrangheta.

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Attualmente, Gregorini è in custodia dell’Autorità Giudiziaria colombiana, in attesa dell’avvio delle procedure di estradizione. È stato, inoltre, disposto il sequestro degli apparati elettronici in suo possesso per ulteriori approfondimenti investigativi. In ogni caso, l’arresto di Gregorini rappresenta un successo strategico nella lotta contro la criminalità organizzata transnazionale che conferma l’efficacia della cooperazione internazionale tra forze di polizia nel contrasto ai latitanti di rilievo.

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