Arresti tra ultras di Milan e Inter

“Accoltellato al ristorante per la maglietta del Milan”: il video del pestaggio degli ultrà rossoneri

Francesco Lucci, fratello del capo della Curva Sud milanista Luca, deve rispondere anche del pestaggio di un 25enne avvenuto in un ristorante di via Capecelatro a Milano lo scorso 12 maggio, dopo la partita Milan-Cagliari a San Siro.
A cura di Francesca Del Boca
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Un violentissimo pestaggio di gruppo da parte degli ultrà rossoneri, avvenuto la sera del 12 maggio 2024 all'interno di un ristorante di via Alfonso Capecelatro a Milano, a due passi dallo stadio di San Siro. Tutto per una maglietta del Milan.

Il video dell’aggressione è stato mostrato ieri in aula nell'ambito del processo a tre degli ultras (Francesco Lucci, l'ex bodyguard di Fedez Christian Rosiello e Riccardo Bonissa) finiti all'interno della maxi inchiesta della Dda di Milano "Doppia Curva", condotta dai pm Sara Ombra e Paolo Storari con la Squadra Mobile. Le immagini proiettate in tribunale mostrano chiaramente la vittima entrare all'interno di un ristorante in via Capecelatro, nel disperato tentativo di sfuggire al gruppo di ultrà che lo sta inseguendo. Nel locale in zona San Siro, al termine della partita Milan-Cagliari, trova rifugio un 25enne, inseguito da oltre dieci tifosi rossoneri. Tra loro c'è anche Francesco Lucci, fratello del più noto capo ultrà Luca e nel direttivo della Curva Sud, entrambi arrestati lo scorso settembre insieme ad altri 17 esponenti del tifo organizzato milanese. L'uomo, lasciato a torso nudo e messo con le spalle al muro, viene poi violentemente percosso con pugni, calci e schiaffi, mentre nel frattempo gli vengono scaraventati addosso tavoli, piatti, sedie e bicchieri davanti agli occhi increduli dei clienti a tavola e del personale di sala, terrorizzati.

Il 25enne, a terra, viene infine accoltellato. È a questo punto che, durante l'udienza, l'agente della sezione criminalità organizzata della Squadra Mobile milanese che è stato sentito come testimone fa notare nelle immagini anche la presenza di Francesco Lucci. Ma perché il gruppo di tifosi milanisti ce l'ha tanto con il ragazzo, al punto da scatenare una vendetta così feroce? Molto probabilmente, per una maglietta del Milan ritenuta contraffatta. "Mentre passavo vicino a loro mi hanno guardato, uno si è avvicinato e mi ha strappato la magliettina del Milan. Mi ha detto: tu devi morire", ha messo a verbale. L’ultrà del Milan (la squadra si è costituita parte civile nel processo, con Inter e Lega Calcio), difeso dall’avvocato Jacopo Cappetta, in seguito alla modifica del capo di imputazione per le nuove accuse legate al pestaggio (oltre all'associazione per delinquere) potrà chiedere di essere giudicato con il rito abbreviato. 

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