Spiagge a numero chiuso a Napoli, la rivolta dei comitati, il Comune: "Dialogheremo coi cittadini"
pubblicato il 8 luglio 2022 alle ore 15:53
Ha suscitato polemiche e mobilitazioni la decisione del Comune di Napoli di introdurre il numero chiuso per le pochissime spiagge libere cittadine. Il Comitato Mare Libero ha dato vita ad una serie di manifestazioni anche in spiaggia per chiedere il ritiro della delibera: "Con il numero chiuso e i varchi di accesso affidati al controllo dei gestori dei lidi si elimina quel poco di spiaggia libera che c'è in città - spiega a Fanpage.it Mario Avoletto - i napoletani non possono permettersi 50 o 100 euro agli stabilimenti privati per farsi un bagno e saranno costretti a rimanere a casa e mettersi nella vasca, questa è la realtà che questa delibera legittima".
Contattato da Fanpage.it, l'Assessore all'ambiente del Comune di Napoli, Paolo Mancuso, spiega: "Per ragioni di igiene e sicurezza abbiamo purtroppo dovuto introdurre il numero chiuso, perché il tratto di mare libero è veramente limitatissimo e li si accalcherebbero migliaia di persone. Io rispetto la vertenza dei comitati, ci incontreremo, ragioneremo sugli altri accessi e apriremo un ragionamento complessivo. Intanto lavoriamo per ridare alla città le spiagge di San Giovanni e Bagnoli che resteranno pubbliche".
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