Se attaccate Chiara Ferragni per la foto agli Uffizi non avete capito niente
pubblicato il 19 luglio 2020 alle ore 15:22
Vogliamo litigare un po' su Chiara Ferragni? Io ci sono. Fatevi sotto se siete fra quelli che pensate che gli Uffizi non dovrebbero "mischiarsi con una come lei".
Se pensate che lei sia una "biondina" iniziate a sfoderare il vostro vocabolario e vediamo chi ce l'ha più grosso.
Se siete fra quelli che si sentono superiori ai suoi 20.000.000 di follower su Instagram perché "voi siete voi e lei non è un biiip", fatevi sotto, puledri dell'anteguerra.
Se pensate che lei sia una "biondina" iniziate a sfoderare il vostro vocabolario e vediamo chi ce l'ha più grosso.
Se siete fra quelli che si sentono superiori ai suoi 20.000.000 di follower su Instagram perché "voi siete voi e lei non è un biiip", fatevi sotto, puledri dell'anteguerra.
Ho letto di tutto negli ultimi due giorni e le parole di molti non mi sono piaciute, ho i capelli ritti per la quantità di commenti supponenti e vorrei strapparmi i peli dal petto e soprattutto abbracciare Chiara, che però non sa nemmeno chi sono perciò immagino lei invece non vorrebbe abbracciarmi.
Avete scritto "spostati biondina", "Ferragni chi?", ho letto cose come "se gli Uffizi hanno bisogno di lei sono messi male", oppure "non doveva vestirsi con gli short e la maglietta per entrare in un museo".
Ma state scherzando? Ce lo volete dire voi come si devono vestire le donne per poter entrare in un luogo pubblico? Dai, raccontateci l'abbigliamento consono di fronte a statue con le chiappe e il birulino in bella vista scolpito.
Che poi, ve lo dico sottovoce, ma insegnare alla più influente imprenditrice di moda secondo la classifica Forbes (che Forbes non è la sagra della ficattola a Scandicci), l'outfit giusto da indossare, dalle mie parti, a Firenze, si dice "pensare di voler insegnare al cu*o a ca*are".
Ora facciamo un passo indietro, come diceva il mio maestro PIF.
Chiara Ferragni ha realizzato un servizio fotografico per Vogue che ha avuto come location il museo fiorentino.
Al termine del servizio il direttore del museo Eike Schmidt l'ha accolta, le ha raccontato alcune delle opere e poi si sono fatti una foto insieme e il profilo Instagram del Museo degli Uffizi ha pubblicato la foto, esattamente come è accaduto quando sono stati in visita Russel Crowe o Richard Gere.
Di cosa vi scandalizzate? Che Chiara Ferragni sia una donna? Che sia giovane? Bionda? Ricca? Vi scandalizzate per non avere ancora capito che lavoro faccia Chiara Ferragni? Questo fareste bene, perché il suo lavoro è molto chiaro e mi dispiace che qualcuno non comprenda la parola "imprenditrice", una donna imprenditrice così influente che insieme a suo marito Fedez sono stati in grado di far partire una raccolta fondi per un ospedale in piena emergenza Covid, tra l'altro mettendo loro i primi 100.000 euro.
Ma cosa volete da Chiara Ferragni? Davvero riuscite a criticare Chiara Ferragni anche se visita un museo e posta una foto?
Che se oggi Sandro Botticelli fosse vivo prenderebbe lei a modello invece di Simonetta Vespucci, nata Cattaneo, nobildonna italiana tra le più note del Rinascimento. Simonetta Vespucci amata da Giuliano de' Medici, che potrebbe benissimo essere Fedez. Cosa vi turba in questa ricostruzione? Pensate che Giuliano de' Medici avesse più qualità di Fedez? O la Vespucci alias Venere del Botticelli più della Ferragni? Ma in base a cosa? Smontate la vostra scala di valori e provate a ricostruirla, o almeno in guardia, felloni! Fedifraghi, fatevi sotto vi sfido a duello!
Avete scritto "spostati biondina", "Ferragni chi?", ho letto cose come "se gli Uffizi hanno bisogno di lei sono messi male", oppure "non doveva vestirsi con gli short e la maglietta per entrare in un museo".
Ma state scherzando? Ce lo volete dire voi come si devono vestire le donne per poter entrare in un luogo pubblico? Dai, raccontateci l'abbigliamento consono di fronte a statue con le chiappe e il birulino in bella vista scolpito.
Che poi, ve lo dico sottovoce, ma insegnare alla più influente imprenditrice di moda secondo la classifica Forbes (che Forbes non è la sagra della ficattola a Scandicci), l'outfit giusto da indossare, dalle mie parti, a Firenze, si dice "pensare di voler insegnare al cu*o a ca*are".
Ora facciamo un passo indietro, come diceva il mio maestro PIF.
Chiara Ferragni ha realizzato un servizio fotografico per Vogue che ha avuto come location il museo fiorentino.
Al termine del servizio il direttore del museo Eike Schmidt l'ha accolta, le ha raccontato alcune delle opere e poi si sono fatti una foto insieme e il profilo Instagram del Museo degli Uffizi ha pubblicato la foto, esattamente come è accaduto quando sono stati in visita Russel Crowe o Richard Gere.
Di cosa vi scandalizzate? Che Chiara Ferragni sia una donna? Che sia giovane? Bionda? Ricca? Vi scandalizzate per non avere ancora capito che lavoro faccia Chiara Ferragni? Questo fareste bene, perché il suo lavoro è molto chiaro e mi dispiace che qualcuno non comprenda la parola "imprenditrice", una donna imprenditrice così influente che insieme a suo marito Fedez sono stati in grado di far partire una raccolta fondi per un ospedale in piena emergenza Covid, tra l'altro mettendo loro i primi 100.000 euro.
Ma cosa volete da Chiara Ferragni? Davvero riuscite a criticare Chiara Ferragni anche se visita un museo e posta una foto?
Che se oggi Sandro Botticelli fosse vivo prenderebbe lei a modello invece di Simonetta Vespucci, nata Cattaneo, nobildonna italiana tra le più note del Rinascimento. Simonetta Vespucci amata da Giuliano de' Medici, che potrebbe benissimo essere Fedez. Cosa vi turba in questa ricostruzione? Pensate che Giuliano de' Medici avesse più qualità di Fedez? O la Vespucci alias Venere del Botticelli più della Ferragni? Ma in base a cosa? Smontate la vostra scala di valori e provate a ricostruirla, o almeno in guardia, felloni! Fedifraghi, fatevi sotto vi sfido a duello!
Ancora: sul post con la foto di Chiara Ferragni il Museo degli Uffizi ha fatto il record di apprezzamenti, sul post della Ferragni altro mezzo milione di persone hanno apprezzato, arrivando così a un pubblico diverso, in una forma differente e anche divertente.
Cosa c'è che non va? Niente, anzi: Chapeau.
Cosa c'è che non va? Niente, anzi: Chapeau.
E una frase per concludere: "Abituarsi alla diversità dei normali è più difficile che abituarsi alla diversità dei diversi".
Saverio Tommasi
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