Black Lives Matter a Napoli, gli italiani di seconda generazione: "Abbiamo il diritto di essere tutti uguali"
pubblicato il 6 giugno 2020 alle ore 19:19
Oltre 1.500 persone sono scese in piazza a Napoli rispondendo all'appello del movimento Black Lives Matters, unendosi alle mobilitazioni che si stanno tenendo in tutto il mondo dopo l'assassinio dell'afroamericano George Floyd ad opera di un poliziotto bianco a Minneapolis, nello stato del Minnesota negli Usa. In piazza tantissimi giovanissimi, soprattutto migranti di seconda generazioni che sono nati e vivono in Italia. "E' arrivato il momento che dall'idealismo si passi alla pratica - spiega a Fanpage.it - Abdel Khadir Monaco, 20 anni - non ci vogliono più i like e le foto ma bisogna scendere in piazza". Roberta, 19 anni, è in piazza con le sue amiche, migranti di seconda generazione: "Non è possibile che bisogna protestare per chiedere quello che hanno tutti, siamo tutti esseri umani, abbiamo tutti bisogno degli stessi diritti e viviamo tutti sotto lo stesso cielo". Hahbereth ha 22 anni, è italo-eritrea e vive a Napoli: "Non accetto quello che sta avvenendo, la violenza contro i neri è un problema serio, io spero che un giorno possa esserci un po' di cuore nelle persone".
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