Coronavirus, a Napoli la quarantena nei bassi: "È come stare in galera, non ce la facciamo più"
pubblicato il 2 aprile 2020 alle ore 10:20
Restare a casa ai tempi del Coronavirus non è uguale per tutti. A Napoli il popolo dei bassi, costretti a vivere in 20-30 metri quadrati, vive il periodo di quarantena forzata con enormi difficoltà. Nel solo centro storico di Napoli ci sono 900 bassi, si calcola che in 40.000 in tutta la città vivono in questo tipo di abitazioni. Come la signora Maria, 78 anni, pensionata, che insieme al marito vive da 48 anni nel basso di Vico Lepre a Montesanto. "Io ho solo la porta-finestra - spiega a Fanpage.it - ho 30 metri quadrati e una piccola stanza da letto sul soppalco, per prendere un poco d'aria devo uscire sull'ingresso". Una cucina, un bagno e la camera da letto sul soppalco, all'ingresso piante e fiori per mantenere la dignità della dimora. "La quarantena non è uguale per tutti - racconta - c'è chi sta in galera e chi è libero, questa è la nostra vita e non ce la faccio più, possiamo solo cucinare, mangiare e dormire. Non ho paura del virus, ho 78 anni, se viene stiamo qua".
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