Coronavirus Napoli, i volontari della spesa sociale: "Noi in campo prima del governo, Conte estenda il reddito"
pubblicato il 31 marzo 2020 alle ore 16:54
In diverse regioni d'Italia, i volontari di associazioni e centri sociali si sono organizzati per distribuire la spesa sociale a domicilio. Attraverso le donazioni comprano i generi di prima necessità e li distribuiscono a chi ne ha bisogno. Come i volontari del centro sociale Sgarrupato Occupato di Napoli, nel quartiere di Montesanto, che sono scesi in campo prima delle misure del governo. "Riceviamo 50-60 richieste di aiuto al giorno - spiega a Fanpage.it Bianca Verde consigliera della II Municipalità che collabora con gli attivisti - diamo, pasta, legumi, riso, olio, tutti generi di prima necessità". Una misura che non basta. "Sappiamo che le strade sono una pentola a pressione - spiega Alfonso De Vito uno dei volontari - sono rimasto molto deluso dalle misure di Conte, è il presidente del consiglio non quello della Caritas. Bisogna garantire cibo a tutti, ma serve un reddito di base esteso a tutti i lavoratori in nero, i precari che non rientrano negli ammortizzatori sociali, i lavoratori informali, è una situazione drammatica. Quello che facciamo con la spesa sociale non può essere un alibi per le istituzioni".
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