Coronavirus in Lomardia, "Lavoro da vent'anni sulle ambulanze. Mai vista una cosa simile"
pubblicato il 18 marzo 2020 alle ore 17:34
“Anche oggi siamo operativi. Purtroppo stiamo affrontando questa emergenza: emergenza che non ho mai affrontato in 20 anni di lavoro. Sono neo papà da poco: ho un bambino di quasi 8 mesi e in questi giorni è diventato molto, ma molto difficile effettuare questo lavoro”. A parlare è Simone Agazzi, un istruttore soccorritore della Croce Verde di Cremona.
Simone, come molti dei suoi colleghi, svolge dei turni snervanti: orari interminabili, rischio ponderato ma estremo, mascherine in volto, passione e tanta buona volontà. “Noi soccorritori, medici, infermieri stiamo affrontando giorni difficili, lontano dalle nostre famiglie”, continua Simone che poi lancia l’ennesimo appello alla cittadinanza “chiedo a tutti voi di rimanere a casa, non uscite di casa se non è estremamente necessario”.
L’ospedale Maggiore è sempre più al collasso
Il soccorritore cremonese parla dall’esterno dell’Ospedale Maggiore di Cremona, una delle strutture lombarde che maggiormente è colpita da questa pandemia. La struttura sanitaria, dopo la chiusura del nosocomio di Codogno, sta affrontando l’emergenza senza mai tirare il fiato fin dal primissimo giorno. E ora si inizia a barcollare perché il Coronavirus non guarda in faccia nessuno. Sono, infatti, una settantina gli infermieri risultati positivi al Covid negli ultimi giorni e 20 i medici. Per loro è scattata la quarantena. E per sopperire alla carenza di personale, sino ad ora, sono stati assunti con il bando pubblicato dall’Asst 30 infermieri e 15 medici.
Ma gli accessi al pronto soccorso del nosocomio non cessano: su circa 100 arrivi giornalieri, circa 80 sono dovuti al Coronavirus. Questo sovraccarico di flussi di pazienti che necessitano di cure comporta il fatto che vi siano alcune persone che devono attendere anche 30 ore prime di accedere al reparto di destinazione per il ricovero. La provincia di Cremona conta 360mila abitanti e, a oggi, il numero di contagi accertati è salito a 1881.
“La situazione è drammatica – conclude Simone, visibilmente stremato, nel suo video -, non è facile. Prego ogni giorno che si possa uscirne presto per ritornare alla vita normale. Quindi, vi chiedo cortesemente, rimanete a casa che già in giro ci siamo noi e direi che basta”.
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