Coronoavirus, la lettera del preside agli studenti: "Lasciate le mascherine a chi è malato"
pubblicato il 28 febbraio 2020 alle ore 19:59
Ha scritto una lettera che ha emozionato tutta l'Italia. Domenico Squillace, preside del liceo Volta di Milano, ha citato il capitolo 31 dei Promessi Sposi dove si parla della peste che colpì Milano nel 1630 e che non lasciò scampo a nessuno, soprattutto agli "untori": L’istinto atavico quando ci si sente minacciati da un nemico invisibile è quello di vederlo ovunque, il pericolo è quello di guardare ad ogni nostro simile come ad una minaccia, come ad un potenziale aggressore. Rispetto alle epidemie del XIV e del XVII secolo noi abbiamo dalla nostra parte la medicina moderna, non è poco credetemi, i suoi progressi, le sue certezze, usiamo il pensiero razionale di cui è figlia per preservare il bene più prezioso che possediamo, il nostro tessuto sociale, la nostra umanità. Se non riusciremo a farlo la peste avrà vinto davvero.
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