Napoli, centro storico tra spaccio e risse, chiude il Kestè: "Abbandonati dalle istituzioni"
pubblicato il 28 febbraio 2020 alle ore 08:17
Largo San Giovanni Maggiore a Pignatelli è il cuore della movida nel centro storico di Napoli. Da tempo è diventata teatro di risse continue, abusivi e spaccio di droga. Il Kestè è uno storico locale della piazza, ma il suo proprietario, Fabrizio Caliendo, dopo anni di denunce dal 5 gennaio ha deciso di chiudere. "Lo scenario è apocalittico, sembra "Arancia Meccanica", siamo invasi dagli spacciatori, dalle risse, è la nostra quotidianità" spiega a Fanpage.it. Le telecamere di sorveglianza del Kestè e gli smartphone del personale hanno ripreso negli ultimi periodi scene terribili, dalle minacce di morte da parte degli spacciatori alle continue risse. "Ora osserviamo un nuovo fenomeno, i minorenni sono tornati a spacciare droga", denuncia Caliendo. Un filmato delle telecamere di sorveglianza mostra ragazzini di 12-13 anni spacciare all'esterno del locale. "Ho parlato con il Questore e con il Comune la risposta è sempre la stessa, non abbiamo risorse per garantirvi la tranquillità e le attività. Dal 5 gennaio ho deciso di chiudere".
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