Treno deragliato, colleghi commossi ai funerali di Mario Dicuonzo: "Orgogliosi di essere ferrovieri"
pubblicato il 12 febbraio 2020 alle ore 18:31
"Mario era l'emblema di chi trasmette agli altri. Il ricordo commosso di macchinisti, capotreni e conduttori fa capire quanto fosse amato e stimato", sono parole commosse quelle pronunciate dai colleghi ai funerali di Mario Dicuonzo, il ferroviere morto nel deragliamento del treno Frecciarossa avvenuto il 6 febbraio a Lodi. Dicuonzo era originario di Capua, in provincia di Caserta, ma viveva a Pioltello da anni. Gli mancavano solo tre mesi per andare pensione dopo una vita trascorsa alla guida dei treni, gli ultimi sull'alta velocità. Si occupava anche della formazione dei colleghi più giovani. "Era un uomo buono Mario, e non sono parole di circostanza: è davvero così". "Noi abbiamo piena fiducia nel funzionamento della sicurezza. Se c'è stato un errore la magistratura ce lo dirà - spiega un altro collega - noi abbiamo delle certezze e vogliamo sapere se dobbiamo continuare ad averle".
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