Il "boss migliore del mondo": ha rinunciato a 1 milione di dollari per pagare di più i dipendenti
pubblicato il 13 febbraio 2020 alle ore 11:28
Da molti è conosciuto come il "boss migliore del mondo" e oggi è tornato alla ribalta con un'altra iniziativa audace: ha chiesto di pagare più tasse e di devolvere quel denaro ai senzatetto della comunità.
Immaginate che il vostro capo vi annunci a sorpresa che ha deciso di tagliarsi lo stipendio di circa il 90% per permettere ai suoi dipendenti di percepire quasi il doppio, guadagnando esattamente quanto lui.
Alcuni lo hanno definito folle ma a Dan Price, 35enne imprenditore di Seattle, interessava solo che ognuno dei suoi 120 collaboratori avesse il minimo, secondo lui, per poter condurre una “vita normale e dignitosa”: «Quando ho visto che la società in cui viviamo è devastata dalla diseguaglianza, che i ricchi sono centinaia di volte più benestanti dei poveri, che le famiglie faticano ad arrivare a fine mese, mi sono reso conto che continuando così avremmo perso tutti».
A distanza di 5 anni da quella decisione, il giovane Ceo della Gravity Payments, attiva nel settore dei pagamenti elettronici, non contento, si è seduto davanti ai legislatori di Washington e ha chiesto loro di poter pagare più tasse per finanziare i servizi ai senzatetto: «La nostra crescita è triplicata e ci siamo potuti trasferire in un bel quartier generale a Ballard. Vicino alla nostra sede, che si trova in uno splendido edificio in cui abbiamo tutto a disposizione, ci sono molti senzatetto, che vivono proprio accanto a noi. Fa molto freddo là fuori. E abbiamo constatato attraverso la nostra azienda come le persone che guadagnano 30/35mila dollari all’anno non possano permettersi di vivere a Seattle. Non riescono a far quadrare i conti. Io ho fatto il mio lavoro e l’ho fatto per risolvere il problema alle persone che rappresento, l’ho fatto per provvedere alle persone che lavorano a Gravity. Ma abbiamo bisogno che questo organo faccia il proprio lavoro. Non possiamo risolvere questi problemi strutturali attraverso iniziative private, non possiamo riuscirci, ci abbiamo provato e riprovato. Abbiamo bisogno che ognuno di voi si impegni nella ricerca di soluzioni democratiche che possano garantire l’integrità in un sistema di cui tutti facciamo parte. Per favore rendete tutto questo possibile sostenendo questa legge. Questa legge mi costerà del denaro, pagherò per questa legge ma mi costerà comunque meno del party aziendale “Ritorno agli anni ’90” in cui abbiamo buttato soldi. Non abbiamo bisogno di un altro party aziendale di questo tipo l’anno prossimo, abbiamo bisogno di sostegno per i senzatetto, per le persone che sono ai margini, perché non abbiamo case accessibili nella contea di King».
In una società piena di uomini d'affari pronti a tutto, interessati più al guadagno personale che alle persone, un imprenditore ha avuto il coraggio di rompere gli schemi per diventare il cambiamento che vorrebbe vedere nel mondo.
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