Pietro Ioia, da ex narcos a Garante dei detenuti di Napoli: "Tendo la mano alla Polizia penitenziaria"
pubblicato il 12 dicembre 2019 alle ore 07:38
Pietro Ioia è un uomo di 60 anni che ha trascorso 22 anni della sua vita in carcere. Ex narcotrafficante, una volta pagati i suoi debiti con lo Stato, ha deciso, racconta a Fanpage.it, di cambiare vita. È diventato un attivista per i diritti dei detenuti, ha denunciato le presunte violenze avvenute nella cosiddetta "cella zero" da parte di alcuni poliziotti penitenziari; oggi dopo la sua denuncia è in corso un processo, per accertare se quelle violenze siano davvero avvenute. Lavora con i ragazzi a rischio di Napoli, per evitare che compiano i suoi stessi errori. Pochi giorni fa il sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha deciso di nominarlo Garante dei detenuti metropolitano. Un incarico importante e gratuito, che Pietro Ioia ha accettato perché, come spiega, già da diversi anni è un punto di riferimento per le famiglie dei detenuti della città. La nomina ha tuttavia scatenato diverse polemiche, da parte soprattutto della Polizia penitenziaria che ritiene Ioia non adatto a ricoprire questo ruolo. "Alle polemiche vorrei rispondere con il lavoro. Tendo la mano alla Polizia penitenziaria"
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