Vive con decine di ratti che tratta come figli: "Anche loro meritano amore e rispetto"
pubblicato il 28 ottobre 2019 alle ore 17:57
“Un giorno un topo entrò in casa mia e volevano ucciderlo e io l'ho protetto. Volevano ucciderlo con le scope e io l'ho salvato. L'ho messo in una scatolina e l'ho tenuto sul tetto. E da lì ho iniziato a capire che non era così male come si potrebbe pensare ed è diventato mio amico.” Un uomo che vive con i ratti non è certo una cosa che capita di vedere tutti i giorni. Eppure per il peruviano Miguel Angel Silva questi sono diventati dei veri e propri figli da accudire. Il suo amore e la sua passione verso di loro, forse stenterete a crederci, ma lo hanno portato ad adottarne circa 100. Ogni giorno Miguel si batte per far capire a tutti che anche loro meritano una casa e delle attenzioni: “L'uomo deve tornare alla natura, come loro (i ratti) ci insegnano. Un ratto, sebbene si trovi in un ambiente sporco, come una fogna o uno scarico, non mangia immondizia ed è degenerato semplicemente perché gli umani l'hanno trasformato in qualcosa di antisociale”. È stato definito RAT-MAN vista la sua perfetta simbiosi con questi animaletti; Miguel comincia la sua giornata e il primo pensiero è non far mancare mai nulla ai suoi ratti, condividendo con loro ogni singolo momento, portandoseli in giro, lavandoli, e non trascurandoli nemmeno nei momenti di svago. Ed è emozionante vedere come nonostante il suo stato di povertà, Miguel sia disposto anche a condividere con loro il suo cibo. Miguel di certo non passa inosservato, per questo la sua storia ha fatto in breve tempo il giro del mondo: “Non è comune vedere un uomo con dei topi per strada. Ecco perché le persone mi danno diversi nomi come 'l'uomo dei topi'. Come puoi vedere, i topi mi prestano attenzione. 'Il pifferaio magico', 'domatore di topi', 'amante dei topi'. Diversi nomi che mi danno perché pensano che io sia magico con i topi”. È molto curioso vedere come lui si sia anche inventato un modo tutto suo di parlare con questi animali, facendosi capire e rispettare; un rispetto però, che è sempre reciproco, e che si può leggere chiaramente nel modo in cui, con tenerezza e ammirazione, osserva e protegge da tutto e tutti i suoi piccoli amici: “Il giorno in cui li capirai, sarai in grado di capire che se non ci fossero topi e non ci fossero api, come dice la scienza, non esisteremmo. La medicina e la scienza avanzano grazie a loro. Pertanto è una specie che dobbiamo imparare a valutare e non discriminare, come fanno molte persone”.
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