Paralizzato dalla nascita, crea origami con la bocca: “Se ci credi, niente è impossibile!”
pubblicato il 11 ottobre 2019 alle ore 12:20
Non fermatevi alle apparenze, non fermatevi solo perché qualcuno vi dice che è impossibile. Questo ragazzo non l’ha fatto e guardando oltre la paralisi cerebrale che lo costringe alla sedia a rotelle dalla nascita, ha immaginato di poter usare la bocca al posto delle dita: in quel momento ha fatto della sua vita un capolavoro. Gao Guangli ha 29 anni e usando solo denti e lingua è in grado di creare bellissimi origami di carta in miniatura: “Devi mordere la carta per creare la struttura, mentre usi la lingua per sentire gli spazi vuoti e piegare gli angoli. È come usare le dita”. Questo però non è che l’inizio, per comprendere fino in fondo la forza del suo talento straordinario dobbiamo tornare a quando aveva 12 anni e viveva in un paesino sperduto nella provincia di Shandong, in Cina. Mentre i suoi genitori dovevano lavorare per mantenere la famiglia, lui restava a casa a giocare con gli aeroplanini di carta; li faceva volare stringendoli con la bocca, fino a quando un giorno ha deciso di provare a modellare da solo quella carta: ”Ho perso il conto di quante vesciche mi sono spuntate sulla lingua e di quanta carta ho ingoiato. Ho fatto pratica tante volte, e alla fine ho realizzato una barchetta“. A 23 anni ha finalmente imparato a leggere e scrivere al pc, grazie a un amico che gli ha regalato un vecchio computer, facendo nascere in lui il desiderio di esplorare il mondo. L’occasione è arrivata un anno dopo, quando un altro amico, anch'egli disabile, gli ha proposto di partire per vedere le grandi città e esibirsi come artisti di strada. Così mentre il suo amico cantava, lui gli sedeva accanto sulla sedia a rotelle, sorprendendo i passanti con i suoi origami. Oggi Gao vende le sue creazioni online ed è perfino entrato nel Guinness dei primati come l’uomo più veloce ad aver realizzato una barchetta di carta con la bocca, in 3 minuti e 34 secondi. Vive ancora nella stessa casa, ma ora è lui a sostenere la famiglia con il suo lavoro: “Il mio piano è lavorare sodo e fare bene. Poi voglio imparare a parlare in pubblico e a gestire una piccola fabbrica, in modo che anche gli amici disabili possano lavorare, e avere uno stipendio. Voglio che le persone conoscano la mia storia perché non devono arrendersi. Se ci credi, niente è impossibile! E io credo di poter volare!”.
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