Caso Cucchi, il pm: 'Processo kafkiano, ci fu scientifico depistaggio'
pubblicato il 20 settembre 2019 alle ore 16:05
"Questo sulla morte di Stefano Cucchi è stato un processo kafkiano. Perché c'è stato un depistaggio, in cui si è giocata tutta un'altra partita". Lo ha detto il pm Giovanni Musarò durante la sua requisitoria nell'aula bunker di Rebibbia al processo per la morte di Stefano Cucchi, arrestato il 15 ottobre del 2009 per droga e deceduto una settimana dopo all'ospedale Sandro Pertini di Roma. Sul banco degli imputati ci sono 5 carabinieri: Francesco Tedesco, il supertestimone che, a nove anni di distanza, ha rivelato che il geometra 31enne venne 'pestato' da due suoi colleghi, Alessio Di Bernardo e Raffaele D'Alessandro, accusati come lui di omicidio preterintenzionale. Tedesco è accusato anche di falso e calunnia insieme con il maresciallo Roberto Mandolini, mentre della sola calunnia (nei confronti di agenti della polizia penitenziaria) risponde il militare Vincenzo Nicolardi.
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