Implora aiuto ma viene ignorata: la detenuta partorisce da sola nella sua cella
pubblicato il 5 settembre 2019 alle ore 10:09
Di fronte alla sofferenza si risponde sempre con umanità, così non è stato per Diana Sanchez, una detenuta di 27 anni che al termine della sua prima gravidanza ha vissuto il peggiore degli incubi: abbandonata e senza l'assistenza dovuta, è stata costretta a partorire da sola nella sua cella. L'episodio è avvenuto circa un anno fa nell'area sanitaria di una prigione della contea di Denver, negli Stati Uniti, ma le immagini shock delle telecamere di sorveglianza sono state diffuse solo ora. La donna, accusata di furto di identità, era all'ottavo mese di gravidanza quando le contrazioni sono diventate sempre più forti, fino a quando, alla fine, le acque si sono rotte. A niente sono valse le implorazioni di essere trasportata d'urgenza in ospedale, come dimostrano le immagini, la giovane ha dato alla luce il suo bambino da sola e, secondo il suo legale, solo mezz'ora dopo sarebbe stata ricoverata: "I medici le hanno detto che avrebbe anche potuto rischiare di morire dissanguata". Ora Diana ha sporto denuncia e chiede giustizia: "Doveva essere il giorno più bella della mia vita, ma si è trasformato in una giornata di terrore, un trauma che sarà difficile da dimenticare".
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