Il dono dei cittadini ai cani eroi del Ponte Morandi: nasce il primo studio veterinario mobile
pubblicato il 21 giugno 2019 alle ore 17:07
Sono pronti a tutto per fare il lavoro più difficile: sfidare il pericolo per salvarci la vita. Ed è per proteggerli che è nato il primo presidio mobile in Italia per i cani dei Vigili del fuoco; gli stessi che dieci mesi fa, il 14 agosto, furono tra i primi a intervenire scavando tra le macerie di una tragedia senza eguali. Dopo il crollo del Ponte Morandi, sul luogo del disastro c’era anche lei, Zoe, una cagnolina alla sua prima missione che rimase ferita mentre scavava tra le lamiere di un’auto. E sono state proprio le immagini del suo salvataggio e la storia che al tempo Fanpage raccontò, a smuovere l'opinione pubblica e a dare il via all’iniziativa, partita da Genova per abbracciare tutta l’Italia. La clinica veterinaria per le unità cinofile è un regalo dei tassisti di 30 città italiane che girando con la scritta “Genova non mollare” sono arrivati a raccogliere circa 30.000 euro, insieme al contributo della Onlus, "Il Cuore di Martina", l’associazione nata per raccogliere fondi utili all’acquisto di attrezzature per ospedali pediatrici, ha voluto contribuire anche per la costruzione dell’ambulanza per cani. Dietro questo bellissimo progetto c'è l'idea di Rocco Tufarelli, padrone di Zoe, e di tutto il comando dei vigili del fuoco di Imperia: “Ho fatto questa proposta perché noi cresciamo questi animali come dei figli e li addestriamo per salvare vite umane. Il mezzo però non servirà solo ad aiutare le unità cinofile ma tutti gli animali che perdono la vita sotto le macerie". La generosità di tutte queste persone ha permesso di trasformare un ex furgone confiscato alla mafia in un vero e proprio studio veterinario in miniatura dotato di aerosol per cani, ecografia, lastra, concentratore di ossigeno tutto il necessario a garantire un soccorso efficace e tempestivo, un presidio su ruote pronto ad agire sull’intero territorio italiano: “Inoltre l’unità cinofila sta lavorando all’accordo con le ASL per avere veterinari specializzati sulle zone di intervento”. E mentre come ogni estate torna l'incubo dell'abbandono gesti come questo aprono uno spiraglio di speranza.
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