Sale la tensione fra Lega e M5S, scambio accuse Salvini-Di Maio
pubblicato il 14 maggio 2019 alle ore 20:50
"Troppa sintonia col PD"; "Sparate sul Pil irresponsabili" Roma, 14 mag. (askanews) - A circa due settimane dalle elezioni europee la tensione fra gli alleati di governo, Lega e Movimento 5 Stelle, ha raggiunto il livello di allarme, con nuovi scambi di accuse - ormai praticamente senza freni - fra Matteo Salvini e Luigi Di Maio. La giornata comincia con un Di Maio aggressivo che dalle colonne de La Repubblica ammonisce in un'intervista: "Basta soffiare sul fuoco. L'ultra-destra è un pericolo. Sono una persona moderata: quando l'asticella si sposta troppo come accadde a Verona, dove c'era gente che andava dicendo che la donna deve stare a casa a pulire, o quando vedo sui social il ministro dell'Interno che imbraccia un fucile, allora dico la mia". Poi, in una conferenza stampa al Senato, Di maio rincara la dose: "Se oggi il governo va a rilento - dice - la Lega deve chiedere a se stessa. È da un mese che chiedo un vertice di governo ma dopo il caso Siri Salvini l'ha presa sul personale". Prima di approvare l'autonomia regionale, insiste Di Maio, "bisogna cacciare dalla sanità i raccomandati", dice il ministro del Lavoro, che annuncia la presentazione di un emendamento al "Decreto Calabria" per limitare la discrezionalità nella scelta dei manager della sanità. "Su questa proposta - lancia Di Maio - entro oggi aspettiamo una risposta dalla Lega. Non dal Pd e da Forza Italia, che sono i partiti maggiormente coinvolti dalla ultime inchieste giudiziarie che hanno colpito le Regioni". E la risposta arriva direttamente da Salvini, a Verona per l'inaugurazione della nuova sede di Cassa Depositi e Prestiti: "È fondamentale mantenere la parola data. Se qualcuno cambia idea o ha tempo da perdere lo spieghi agli italiani". E aggiunge una stoccata: "Inizio a notare troppi accoppiamenti tra Pd e 5 stelle, troppa sintonia. Dicono no all'autonomia, no alla flat tax, no al nuovo decreto sicurezza. Mi spieghi qualcuno se vuole andare d'accordo con il Pd o con gli italiani e la Lega, rispettando il patto". C'è una Europa da cambiare - ha proseguito il leader del Carroccio - e noi la vogliamo cambiare in alternativa alla sinistra, in totale alternativa alla sinistra. Spero che i 5 stelle non abbiano cambiato idea". Più tardi in dei comizi nella provincia scaligera, ribadisce il concetto: "I signor no non costruiscono nulla. In Italia c'è bisogno di sì, di aprire cantieri, scuole, strade, ospedali". "Qualche altro ministro chiacchiera - dice Salvini io porto risultati: sbarchi calati del 90% e reati calati del 15%. I morti in mare sono diminuiti, purtroppo i morti sul lavoro sono aumentati". Finché a metà pomeriggio Di Maio torna a stuzzicare l'alleato di governo: "È irresponsabile - dice parlando a Perugia - fare aumentare lo spread come sta accadendo in queste parlando di sforamento rapporto debito-Pil, che è ancor più preoccupante dello sforamento deficit-Pil. Questo è un paese che ha 300 miliardi di euro di evasione fiscale, si possono recuperare un sacco di risorse".
mostra altro
altro di askanews
-
1 VISUALIZZAZIONIaskanews
-
1 VISUALIZZAZIONIaskanews
-
1 VISUALIZZAZIONIaskanews
-
1 VISUALIZZAZIONIaskanews
-
1 VISUALIZZAZIONIaskanews
-
0 VISUALIZZAZIONIaskanews
-
2 VISUALIZZAZIONIaskanews
-
1 VISUALIZZAZIONIaskanews
-
1 VISUALIZZAZIONIaskanews
-
1 VISUALIZZAZIONIaskanews
-
1 VISUALIZZAZIONIaskanews
-
0 VISUALIZZAZIONIaskanews
-
1 VISUALIZZAZIONIaskanews
-
1 VISUALIZZAZIONIaskanews
-
4 VISUALIZZAZIONIaskanews
-
2 VISUALIZZAZIONIaskanews